Se si viene apostrofati come massoni, e non lo si è, è sufficiente rispondere con un semplice “non è vero”. Perché il termine “Massone” non può essere considerato un insulto. Certo, la nostrana e sguaiata vulgata cattocomunista, giacobina e giustizialista, agitando il fantasma della famigerata P2 di Licio Gelli, considera i massoni alla stregua di eversori, amici dei mafiosi, insomma la feccia della società.
Degni eredi dello spretato Giovanni Preziosi che, durante il ventennio, dalle colonne del periodico di Roberto Farinacci, inveiva contro “la congiura giudaico massonica” mondiale.
Per conoscere e valutare con serena obiettività la storia della massoneria, con le sue luci e le sue ombre, è sufficiente consultare un manuale di storia per licei o, dato che l’ ambiente ideale dei grillini è la rete, Wikipedia.
Sempre che costoro non considerino anche tali fonti farina di massoni eversori e, magari, anche un po’ giudei. (…) Leggi l’articolo su l’Avanti! online del 14 ottobre 2015