Villa Durazzo Pallavicini di Genova ha vinto la XV edizione del premio “Il Parco più Bello d’Italia” nella categoria parchi pubblici. Voluto dal marchese Ignazio Pallavicini, il parco fu ideato e realizzato nel 1840 dallo scenografo Michele Canzio con un percorso che si presta a una duplice interpretazione: accanto al punto di vista del visitatore ‘profano’, di puro divertimento, in cui prevalgono la meraviglia e lo stupore per i variegati paesaggi naturali e le ambientazioni esotiche, se ne affianca un’altra in chiave massonico-esoterica, ispirata dalle idee massoniche del marchese Pallavicini, sebbene mai apertamente dichiarate.
Le ambientazioni romantiche del parco dissimulano un percorso d’iniziazione massonica con un percorso esoterico attraverso gli 8 ettari del Parco, un messaggio di ricerca della verità attraverso la conoscenza. Punti chiave di questo percorso sono il passaggio attraverso l’arco, con l’invito ad abbandonare le preoccupazioni quotidiane per immergersi nella quiete della natura, la conoscenza della storia e della tecnica, per approdare infine alla verità dopo il passaggio di purificazione attraverso la grotta buia e tortuosa.
Un riconoscimento prestigioso che arriva all’indomani della conferenza di presentazione del restauro complessivo di Villa Durazzo Pallavicini svolta il 10 giugno presso la Sala dei Passi Perduti della Casa Massonica di Genova, con una partecipazione di pubblico oltre ogni previsione. Una iniziativa, sotto l’egida del Grande Oriente d’Italia e la curatela della Commissione Cultura del Collegio della Liguria, in cui i protagonisti sono stati gli architetti Silvana Ghigino e Fabio Calvi che si sono occupati del restauro del parco.
Sarà un bel momento quello che vedrà la pubblicazione di questa descrizione, almeno sul quotidiano locale. Parlare positivamente di Massoneria a Genova, non è mai avvenuto da troppo.