Doppie celebrazioni per la Loggia Alberto Mario (121) di Sansepolcro che quest’anno compie 130 anni. Dopo la tornata rituale del 28 ottobre alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi, secondo appuntamento sabato 31 ottobre con il tradizionale convegno cittadino, aperto al pubblico, giunto alla ventesima edizione. Tema di quest’anno “1885-2015. Una storia lunga 130 anni” che ha ripercorso la storia della loggia con un incontro seguitissimo nel Palazzo delle Laudi, sede del Comune di Sansepolcro. Presente, come da programma, il sindaco Daniela Frullani che nel saluto iniziale ha ribadito l’importanza del clima di collaborazione instaurato, da venti anni, tra le varie amministrazioni comunali e la Loggia Alberto Mario promotrice di iniziative culturali alla base della vita sociale e che contribuiscono alla crescita complessiva della città. Il convegno si è avvalso del patrocinio della Città di Sansepolcro. In apertura hanno portato saluti anche il presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana, Francesco Borgognoni, e il maestro venerabile della Loggia Alberto Mario, Franco Olinto Baragli, che ha introdotto e moderato i lavori. Hanno portato contributi: il sociologo Luigi Armandi che ha analizzato il ruolo della Massoneria nello sviluppo dell’associazionismo laico aretino; il giornalista Pier Luigi Bagatin che ha delineato il profilo di Alberto Mario, patriota repubblicano e federalista; lo studioso di storia massonica Francesco Simonetti che ha ripercorso le cronache della Loggia Alberto Mario, dalle origini fino ai giorni nostri. Al Grande Oratore Claudio Bonvecchio è stato affidato il tema della Libera Muratoria nell’Italia di fine Ottocento che ha inquadrato l’argomento nel più ampio panorama nazionale ed estero.
Durante il convegno è stato presentato il libro “1885-2015, una storia lunga 130 anni“, pubblicato per l’anniversario, che attraverso vari scritti, ricostruisce fatti e personaggi di questa loggia storica nell’ambito massonico e socio-politico della Toscana, dall’Ottocento ai giorni nostri. La Loggia Alberto Mario, una delle più antiche della regione e del Grande Oriente, ha infatti annoverato tra i suoi aderenti figure esemplari di lavoro liberomuratorio che, con il loro impegno, hanno onorato la Massoneria e il nostro Paese. I testi sono supportati da corposa iconografia dell’archivio storico della loggia “affinché – come si legge nel libro – non venga dispersa la memoria degli avvenimenti e degli uomini che l’hanno composta”. Spazio particolare è dedicato ad Alberto Mario.
Grande l’interesse della platea che ha visto la presenza di esponenti del Grande Oriente anche di altre regioni, tra i quali il presidente circoscrizionale dell’Umbria Antonio Perelli e il presidente del Rito Simbolico Italiano Giovanni Cecconi.
Analoga partecipazione ha richiamato la tornata rituale celebrativa del 28 ottobre realizzata nella casa massonica di Sansepolcro alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi. Un centinaio le presenze con Fratelli (tanti i maestri venerabili e i rappresentanti di loggia) provenienti da Arezzo, Siena, Firenze, Cortona, Bologna, Rimini, Perugia, Terni, Gubbio, Siracusa, Città di Castello e Civitella in Val di Chiana. Tutti hanno portato il loro saluto e parole di stima nei confronti della Loggia Alberto Mario che, come già citato, è una delle più antiche del Grande Oriente d’Italia ed è sempre stata esempio e punto di riferimento per l’alta ritualità e il valore dei suoi lavori esoterici. Tra i presenti, i Grandi Ufficiali Moreno Milighetti e Claudio Pagliai, i Giudici della Corte Centrale Santino Rizzo, Raffaello Farsetti e Giancarlo Petrillo, il Garante di Amicizia Angiolo Rosadi, i Consiglieri dell’Ordine Paolo Mercati, Mario Vispi, Giovanni Marella e Vincenzo Pilone, l’Ispettore Magistrale Luca Calugi, i Presidenti del Collegio toscano Francesco Borgognoni e di quello umbro Antonio Perelli, i dignitari del Collegio toscano, Giuseppe Ciarpaglini, Fabio Reale, Duccio Bari e Enzo Heffler, gli Ispettori Circoscrizionali Raffaello Simi e Gian Paolo Pagiotti.
Per l’occasione la Loggia Alberto Mario ha presentato la riproduzione su tela di un pregevole quadro ad olio a soggetto massonico del Fratello Mario Baragli, decano dell’officina.