Due incontri con il Gran Maestro a Varese il 16 ottobre. Il primo, organizzato dall’Associazione Varese Puo’, è stato ospitato a Palazzo Estense. Qui il Gm Stefano Bisi ha parlato della Massoneria del terzo millennio dialogando con lo scrittore Mauro della Porta Raffo e rispondendo alle curiosità del pubblico. Seduto in prima fila l’assessore al Bilancio Giuseppe Montalbetti e verso la fine è arrivato anche il sindaco, l’esponente della Lega Attilio Fontana, che interpellato dai giornalisti ha detto: “Non sono massone ed è la prima volta che ne incontro pubblicamente, anche se ne avrò incrociati tanti senza saperlo”. Ed è stata proprio la fama di segretezza tra i temi toccati dal Gran Maestro, che ha sottolineato come la trasparenza sia uno dei must del il Grande Oriente. “Sul nostro sito è tutto pubblico – ha detto – e se qualcuno vuole visitare le nostre sedi,gli spalanchiamo le porte. Tra i nostri iscritti ci sono Fratelli di ogni ceto sociale. E non muoviamo le fila del potere. Quando è stato eletto Mattarella, mi hanno chiamato tanti giornalisti. Mi stavo occupando di tutt’altro”. Restano comunque da vincere, ha aggiunto, ancora tanti pregiudizi legati alla scarsa conoscenza dell’Istituzione. La Massoneria, ha ricordato poi citando Mario Calvino, padre di Italo, “è una società libera che fa del bene a tutti tutelando la libertà di pensiero”. In serata tornata congiunta al Palace Hotel con le undici logge varesine per celebrare la centenaria presenza della Libera Muratoria nel territorio. Tema dei lavori, in grado di apprendista: la Massoneria varesina tra Ottocento e Novecento con una tavola di Giuseppe Armocida. Presenti i rappresentanti delle logge “Carlo Cattaneo” (700), “Ai Sette laghi” (753), “Verbanum” (841), “Labirinto Azzurro” (1138), “Rolly Cannara” (1180), “Logos” (1185), “Sette Laghi del Verbano” (1266), “La Fenice” (1280), “Heliopolis” (1347), “Porta d’Europa” (1390), “Epopteia” (1438).