Celebrata ogni anno il 3 maggio, da quando venne istituita dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 1993, la Giornata mondiale della libertà di stampa, sancita dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani e nella nostra Costituzione dall’articolo 21, rappresenta un’occasione per richiamare l’attenzione, allertare e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo diritto fondamentale, che è pietra angolare della democrazia, ma anche ricordare i tanti giornalisti che hanno perso la vita nell’esercizio della professione.
La ricorrenza coincide con l’anniversario della storica Dichiarazione di Windhoek sul pluralismo e l’indipendenza dell’informazione, firmata 31 anni fa in Namibia dai giornalisti africani. In questa ricorrenza il Grande Oriente d’Italia ricorda i giornalisti massoni che si sono battuti per la libertá dell’Italia come Ernesto Teodoro Moneta, vincitore nel 1907 del premio Nobel per la Pace, Giuseppe Meoni, Gran Maestro aggiunto del Goi, antifascista condannato dal regime al confino e Giovanni Amendola, pestato a morte dai fascisti.