“Di fronte all’inferno della Shoah, ricordare è un dovere”. Lo ha detto oggi, in occasione della cerimonia alla Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio nazista in Italia, Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. “Il nosto è un impegno senza sosta contro ogni razzismo e intolleranza – ha detto Raffi – perché bisogna scrivere un nuovo Patto della memoria tra le generazioni, educando i giovani perché diventino i testimoni dei Testimoni”.
La Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani ha scelto la Risiera, luogo simbolo della tragedia della Shoah, per ricordare tutti i 23.826 italiani (22.204 uomini e 1.514 donne) che furono deportati nei lager nazisti per motivi politici. Di questi, 10.129 non tornarono. “Il nostro pensiero commosso – ha proseguito Raffi – va alle vittime dell’atroce barbarie nazifascista ma anche ai tanti uomini e donne che ebbero il coraggio di opporsi alla negazione dell’umanità, pagando con la vita la loro scelta di libertà. Da Trieste ribadiamo la condanna ferma e senza appello della follia nazifascista – ha concluso – e rimarchiamo la necessità di tenere viva la memoria dell’Olocausto, ricordando e facendo nostro il grido di Nedo Fiano: ‘Quando non ci saremo più, c’è chi ne approfitterà. Occorre formare coscienze libere per continuare a trasmettere la verità'”.
(ANSA) 27 GEN 2012