“Ripartiamo dal cittadino. E’ questa la strada per uscire dalla crisi, ritrovando il senso di un destino comune. Nel nostro Paese all’incanto, cioè all’asta, l’indifferenza è durata troppo a lungo: c’è bisogno di pensare e costruire il proprio tempo”: lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, concludendo a Villa Il Vascello, a Roma, le celebrazioni dell’Equinozio d’autunno e del XX settembre.
“Partecipazione significa reale capacità di scelta, valori e diritti civili, vuol dire rimettere la persona al centro dei processi decisionali, libert… di scegliere come vivere e morire. C’Š bisogno di cittadini e non di sudditi. Di idee forti e motivi di impegno, contro la ripetizione del peggio che abbiamo già vissuto e stiamo vivendo” ha aggiunto Raffi, per il quale “il risveglio non verrà dalle banche né da una politica miope: verrà dall’iniziativa popolare, dal tornare a sentirsi parte dei processi decisionali e delle scelte di lungo respiro”.