Il Presidente dell’associazione ‘Sardos pro Israele’, Sardi pro Israele, Mario Carboni ha incontrato nell’antica ‘Judaria’ di Cagliari, chiamata ‘ghetto degli ebrei’, nel quartiere di Castello, Riccardo Di Segni, il Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma. Di Segni visitava il luogo di residenza a Cagliari della antica Comunità ebraica di Sardegna, prima che fosse espulsa nel 1492 dai regnanti di Spagna, in attesa di partecipare al convegno “La fede permette il dialogo?”. Passeggiando nel bastione Santa Croce, Di Segni ha visitato il luogo nel quale era l’antica Sinagoga che, in seguito alla cacciata degli ebrei, venne trasformata nella chiesa di Santa Croce. Carboni dialogando sulla storia degli ebrei in Sardegna ed in particolare a Cagliari ha illustrato le caratteristiche della Associazione Chena’ bura-Sardos pro Israele, aderente alla Federazione Associazioni Italia-Israele, per poi seguire il dibattito nel Convegno nell’auditorium della Banca di Credito Sardo.
Di Segni ha tenuto una relazione “chiara e diretta sul dialogo fra le fedi in un periodo storico segnato dai fatti dell’11 settembre a New York e che hanno cambiato i termini stessi della questione in discussione”. Nel convegno organizzato dalla Loggia massonica ‘Lando Conti’ di Cagliari aderente a Palazzo Giustiniani, si sono confrontati il Enrico Dellaca’, docente di meditazione buddista, Cagliari, Mario Farci, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Cagliari, il Daniele Garrone, teologo Valdese di Roma, il Lama Geshe Jangchub Gyaltsen, del Centro Buddha della Compassione di Milano e il Adnane Mokrani teologo mussulmano docente di islamistica della Pontificia Facoltà Gregoriana di Roma.