Sessant’anni fa, il 20 novembre 1952, si spegneva, nell’austero Palazzo Filomarino, il Senatore Benedetto Croce, un pensatore epocale, un protagonista unico della storia della cultura occidentale.
Unico a prescindere dalla sua concezione del mondo – analizzata, criticata, integrata in una saggistica, italiana e straniera, a dir poco, sterminata – giacché non s’era mai visto uno scrittore capace di far scuola sia nella storia dell’estetica e della critica letteraria, sia nella storiografia politica, sia nella filosofia (…continua)