“Protagonista del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, Verdi rappresenta una figura attorno a cui il nostro Paese può ritrovarsi e ritrovare unità in uno dei periodi più difficili della storia repubblicana”. Questo il punto di partenza secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Peluffo per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. del quale, intanto, proprio domani ricorre il 112esimo anniversario della morte (Milano, 27 gennaio 1901). Un bicentenario che “offre agli italiani un’opportunità unica per riscoprire la storia, il pensiero e l’altissimo valore culturale delle sue opere, a partire dalla Traviata, la più famosa, suonata e apprezzata”, aggiunge Peluffo che ha firmato il decreto di costituzione del Comitato promotore per le celebrazioni, una volta completati gli adempimenti per le designazioni da parte delle amministrazioni centrali. La prima riunione del Comitato è prevista per il prossimo 8 febbraio. Al comitatoPeluffo, che ne è presidente, intende sottoporre la nomina del Comitato scientifico e proporre l’adozione di rigorosi criteri di valutazione su tutte le iniziative legate al Bicentenerio, con una netta preminenza per quelle durature, senza dare inutile spazio all’effimero.
Il programma delle celebrazioni sarà sviluppato su due fronti, secondo quanto indicato dal Parlamento con la Legge del 12 novembre 2012 numero 206: quello della valorizzazione del patrimonio monumentale, storico-archivistico e museografico verdiano e quello di favorire la conoscenza del compositore di Busseto e della sua opera, apprezzatissima dai giovani. “Sul fronte della valorizzazione del patrimonio, sulla scia del programma di interventi del 150° dell’Unità d’Italia, il programma prevede -elenca Peluffo- il recupero edilizio e il restauro conservativo dei luoghi verdiani, nelle Province di Milano, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, con particolare riferimento a Villa Verdi e alla casa natale. Sul fronte culturale, invece, l’obiettivo è di far conoscere la figura di quello che è considerato il musicista italiano più celebrato”. “In accordo con il Ministero dell’Istruzione, e con la collaborazione dei Teatri lirici, ci proponiamo di portare Verdi nelle scuole e i giovani a Teatro. Ma anche di promuovere progetti di ricerca scientifica, attraverso borse di studio e bandi di concorso con l’obiettivo di coinvolgere scuole, conservatori e giovani artisti. Il programma delle celebrazioni del bicentenario verdiano sarà sostenuto da una campagna di comunicazione. Così come per il 150° dell’Unità d’Italia vogliamo che il bicentenario verdiano diventi progetto di tutto il Paese e ogni iniziativa possa fregiarsi del logo ufficiale”, conclude Peluffo.