(TMNews) Mali, I libri di Timbuctù salvati su carretti trainati da asini. Sono stati così messi in sicurezza 28.000 manoscritti

Circa 28.000 manoscritti conservati a Timbuctù sono stati salvati dalle fiamme grazie all’astuzia di bibliotecari e addetti alla sicurezza, che li avevano già caricati su carretti trainati da asini e portati fuori dalla città all’inizio di gennaio. Domenica scorsa, all’arrivo delle truppe francesi, i miliziani islamici hanno così dato alle fiamme solo poche centinaia di testi rimasti nella biblioteca della città, anche questi, però, già salvati, perchè digitalizzati. A raccontare la storia del salvataggio dei preziosi testi è oggi il Wall Street Journal, che sottolinea il “sollievo” provato dalla città, i cui abitanti da sempre “nascondono documenti antichi sotto i mattoni del pavimento delle loro case, o sotto i mobili, per un persistente timore di eserciti invasori”.

I testi erano già stati minacciati lo scorso aprile, quando la città cadde in mano ai ribelli che rivendicavano l’indipendenza del nord del Mali da Bamako: i miliziani saccheggiarono la città e cercarono di entrare nella nuova biblioteca costruita a Timbuctù con il finanziamento dell’Università di Città del Capo, con l’obiettivo di digitalizzare l’inestimabile patrimonio della città. In quell’occasione fu il leader di Ansar Dine (Difensori dell’islam), Iyad ag Ghaly, a intervenire per fermare il saccheggio, dando anche il suo numero di cellulare al professor Abdoulay Cassè. “Mi disse di chiamarlo se fossero tornati”, ha raccontato Cassè. E i miliziani sono tornati il 30 dicembre scorso, questa volta alla vecchia biblioteca, sede di 28.000 testi, e hanno annunciato all’addetto alla sicurezza, Abba Alhadi, che l’edificio sarebbe stato convertito in una scuola coranica. E’ stato allora che Cassè e Alhadi hanno messo a punto il loro piano: nelle notte successive hanno infilato i libri in sacchi di iuta, li hanno messi su carretti trainati da asini e li hanno portati fino al fiume Niger, dove sono stati caricati su piccole imbarcazioni. Da lì, dopo quattro giorni di navigazione, i libri hanno raggiunto la prima città sotto controllo governativo, Mopti, dove sono poi stati caricati su un camion e trasferiti a Bamako, sotto il controllo di funzionari dell’Univeristà di Città del Capo.



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