Il 17 marzo è stata aperta al pubblico la nuova Biblioteca di Cavezzo, ribattezzata “La Biblio”

Alla presenza delle Autorità locali e Regionali, il Sindaco, l’Assessore alla Cultura del Comune di Cavezzo Signora Luppi, l’Assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna, la Sovrintendente Regionale ai Servizi Bibliotecari, in rappresentanza del Grande Oriente d’Italia erano il Fratello Giuseppe Bellei Mussini ex Maestro Venerabile della R:.L:. Fratellanza e Progresso all’Or:. di Modena, che ha seguito i lavori nel loro sviluppo ed il Fratello Emilio Contini di Cavezzo, appartenente alla medesima Officina.

Portata a compimento quella che, nel corso dell’estate, è stata battezzata col nome di “operazione acqua”, ralizzata con il contributo di tanti Fratelli, non ultimo quello del Collegio MM:.VV:. del Piemonte e Volontari tra cui va segnalata l’operosa consorte del Comandante la Stazione Carabinieri di Cavezzo, presente anch’essa alla naugurazione, anche l’obiettivo di riconsegnare alla comunità di Cavezzo una rinnovata biblioteca è stato raggiunto.
Un obiettivo che, senza l’indispensabile contributo del Grande Oriente d’Italia e del Collegio dei MM:.VV:. della Emilia Romagna e del Suo Presidente, il Fratello Giangiacomo Pezzano, sarebbe stato molto difficile se non anche impossibile da raggiungere in tempi così brevi, a meno di un anno dal terremoto che ha colpito Cavezzo e d i territori circostanti.

Si riscontra infatti che molte opere, nonostante il massimo impegno, permangono ancora incompiute, le priorità sono tante a fronte di risorse non sempre rapidamente disponibili.

Per “la Biblio” è doveroso segnalare anche il fattivo contributo dato da “Una luce per la rinascita” che, per tramite del Suo Presidente, Il Fratello Dario Banaudi, proseguendo idealmente il percorso iniziato in Abruzzo, ne ha curato l’allestimento, reperito i nuovi arredi donati, allestito la grafica, rendendo l’insieme caldo ed accogliente per il pubblico, vuoi adulto, ma soprattutto per più giovani, che così possono ritrovare un importante punto di incontro ed aggregazione, pur in una situazione generale di emergenza che ancora perdura.

“La Biblio” è oggi una realtà pienamente funzionante, ma quanto maggiormente conta è che quanto realizzato rimarrà nel tempo, perché una biblioteca va oltre la semplice consultazione, allo stesso tempo contenitore di saperi e strumento indispensabile perché tali saperi siano trasmessi.

Non a caso sono state scelte due citazioni.

La prima, di Herman Hesse,recita:
…non dobbiamo leggere per dimenticare noi stessi e la vita quotidiana, ma al contrario per impossessarci nuovamente, con mano ferma, con maggiore consapevolezza, della nostra vita…

La seconda, di Alberto Manguel, recita:
…le biblioteche continueranno a sopravvivere finchè noi continueremo ad attribuire parole al mondo che ci circonda e a conservarle per i futuri lettori…” Nell’insieme il Nostro è stato un impegno, così come assunto dalla Nostra Comunione nelle Sue diverse espressioni, che ci connota come “operativi” nel più completo significato del termine.

All’interno sono state apposte due targhe.

La prima ricorda principalmente l’essenziale contributo dato dal Grande Oriente d’Italia e quello di tutti coloro che in diversa forma hanno dato il loro aiuto.

La seconda elenca i nominativi di coloro che “a titolo volontario” hanno dedicato il loro tempo e la loro opera.

Nell’accettare il nostro aiuto non sono mancate iniziali perplessità; questo ci riporta a riflettere su come a volte permangano ancora taluni pregiudizi, ma la cosa non ci deve rendere altrettanto timorosi, anzi, l’avere saputo dimostrare come la Massoneria sappia procedere nella Sua limpidezza, segna un altro “mattone” nel Nostro operare, per il bene dell’Umanità ed alla gloria del G:.A:.D:.U:., sulla linea tracciata dal nostro Gran Maestro.



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