“Il rischio che vive la nostra società è lo spaesamento, il galleggiare tra populismo e pensiero unico. C’è invece un’altra via da percorrere, se vogliamo rimettere in piedi il Paese e il nostro futuro: è quella dell’impegno condiviso e dello sforzo di tradurlo in un progetto, ma anche di una crescita morale che lo accompagni e tracci il cammino per uscire dalla crisi”. E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, concludendo i lavori della Gran Loggia 2013, dal titolo ‘Liberi di costruire’, chiusa oggi a Rimini.
“Dignità umana, diritti della persona e centralità del cittadino – sottolinea Raffi – costituiscono il fondamento e il fine della democrazia. Ma libertà vuol dire partecipazione e implica responsabilità. Oggi, la responsabilità sembra purtroppo la grande assente. Le classi dirigenti, non solo nello scenario pubblico, sembrano infatti preferire il modello autoritario della deresponsabilizzazione”. Per questo, il Goi ha deciso di “agire come un rompighiaccio rispetto alle incapacità delle classi dirigenti, private, pubbliche e religiose, per proporsi come spazio aperto, dove coscienze libere si interrogano e costruiscono percorsi di rinnovamento sociale e impegno civile. Noi – dichiara il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – vogliamo contribuire a creare spazio per esaltare valori e principi condivisi, al di là degli abiti che ciascuna persona indossa e delle storie che si porta dietro”.