Una bolgia infernale in un pozzo senza fondo dove aleggia “una donna velata”, che corre verso un fiume rosso di sangue in cui sono immersi corpi in agonia vittime di violenze inimmaginabili. E’ l’incubo dal quale si risveglia di colpo Robert Langdon, ricoverato in un ospedale italiano, nell’incipit di “Inferno”, il nuovo romanzo dello scrittore americano Dan Brown, che verrà pubblicato in contemporanea martedì 14 maggio in Italia da Mondadori e in Gran Bretagna e Stati Uniti da Doubleday. Langdon si risveglia stordito e ferito in un reparto dove viene curato dal dottor Marconi, che chiede l’aiuto ad una sua assistente, l’interprete Sienna Brooks, per parlare in inglese con il paziente.
Il mistero di “Inferno”, che giunge dieci anni dopo il successo mondiale de “Il Codice da Vinci” (80 milioni di copie), sarà svelato, dunque, fra pochi giorni. Intanto sul web impazzano una miriade di indiscrezioni quasi tutte scarsamente attendibili sulla trama. Nel nuovo libro Dan Brown ha mescolato in modo magistrale ancora una volta storia, arte, codici e simboli, con un richiamo esoplicito alla prima cantica della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, che peraltro compare sulla copertina del volume sullo sfondo di Firenze con in bella vista la cupola del duomo. Robert Langdon, il professore di storia dell’arte simbologia di Harvard già protagonista degli altri bestseller dell’autore, è il protagonista di un’avventura che si svolge in Italia (anche a Roma), incentrata su uno dei capolavori più complessi e abissali della letteratura di ogni tempo: l’Inferno dantesco. Langdon combatte contro un terribile avversario e affronta un misterioso enigma che lo proietta in uno scenario fatto di arte classica, passaggi segreti e scienze futuristiche. Addentrandosi nelle oscure pieghe del poema dantesco, Langdon si lancia alla ricerca di risposte e deve decidere di chi fidarsi prima che il mondo cambi irrimediabilmente.