Il Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d’Aosta presenta “I Magi e la loro stella” di Antonio Panaino

Sotto l’egida del Collegio Circoscrizionale dei MM VV del Piemonte e Valle d’Aosta – Grande Oriente d’Italia, Sabato 25 Maggio ore 10,45 a Torino, presso l’Associazione Culturale Logos, Piazza Vittorio Veneto 19, presentazione del volume di Antonio Panaino, I Magi e la loro stella. Storia, scienza e teologia di un racconto evangelico.

Programma

– Saluti e Prolusione di Marco Jacobbi, Presidente del Collegio Circoscrizionale dei MMVV, 10.45 – 11.00;
– Introduzione di Dario Seglie, Politecnico di Torino e IFRAO-ICOM-UNESCO Liaison Officer, 11.00 – 11.15;
– Discussione dell’autore, Professore di filologia iranica, Università di Bologna e Direttore della Rivista Hiram, con Marco Civra, giornalista, direttore editoriale della Marco Valerio Edizioni, 11.15 – 12.00;
– Dibattito col pubblico e chiusura, 12 – 12.30.

Due, tre, otto o dodici. Apostoli o segni zodiacali, preti o maghi, re o sacerdoti, mercanti o legati: i Magi hanno ispirato narratori e artisti di secoli e paesi diversi, suscitato imbarazzo e curiosità, ambiguità e devozione. Antonio Panaino, professore ordinario di Filologia, Religioni e Storia dell’Iran presso l’Università di Bologna, nel libro I Magi e la loro Stella (Edizioni San Paolo) ci conduce in un viaggio attraverso l’ambiente religioso e politico in cui la figura dei Magi è nata e delinea i motivi simbolici e teologici che ne hanno determinato la fortuna tanto in Oriente quanto in Occidente.

“Il mio studio – spiega Panaino, direttore di ‘Hiram’, rivista del Grande Oriente d’Italia – propone un percorso all’insegna della multiculturalità e del significato storico-simbolico della loro presenza nel Vangelo secondo Matteo. L’originalità di questo contributo si trova soprattutto nell’attenzione al dialogo tra cultura giudaico-cristiana e mondo iranico. Tra gli aspetti meno sviscerati in altri studi risulterà certamente interessante quello sincronico, ossia la lettura dell’immagine dei Magi alla luce dei rapporti storici tra mondo cristiano del I secolo dopo Cristo e mondo partico. Abituati a vedere nei popoli dell’Iran un nemico di Israele, il lettore si stupirà a scoprire invece un Iran che sin da Ciro favorisce la ricostruzione del Tempio di Israele e che viene chiamato l’Unto del Signore, ovvero il Messia”. “Anche la stella, simbolo pieno di misteri – sottolinea l’orientalista – indica più che la forza del sapere astrologico o astronomico, la potenza della grazia divina, ispiratrice dei Magi, che la riconoscono nel cielo innanzitutto perché mossi dall’intimo desiderio di trovare la verità”



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