“Con Margherita Hack scompare un simbolo della scienza e della cultura italiana, protagonista di tante battaglie laiche e di giustizia civile”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ricorda l’astrofisica scomparsa oggi, la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico nel nostro Paese. “La signora delle stelle – prosegue il Gran Maestro – guardava sempre lontano, nello spazio e nel tempo, trovandovi ogni volta meraviglie utili alla libertà dell’uomo e al progresso dell’umanità”.
La scienziata che fu ospite del Grande Oriente, a Villa il Vascello, per le celebrazioni del XX Settembre, “parlava in modo brusco e diretto – ricorda Raffi – per il rispetto dell’interlocutore e della verità scientifica, che non sopporta le parole fumose dei mistificatori. Era particolarmente amata dalle giovani generazioni, che vedevano in lei un modello di schiettezza e di libero pensiero. Ci mancherà – conclude – la sua tenacia nella ricerca di una parola sempre possibile, oltre ogni limite e dogma”.