‘Era un fratello del Grande Oriente d’Italia’
“Arnoldo Foà amava definirsi semplicemente un pensatore. Ma era molto di più. Era un fratello del Grande Oriente d’Italia, era stato iniziato nel 1947 nella Loggia di Roma ‘Alto Adige’, un intellettuale straordinario che con la sua passione civile ha dato lustro al nostro paese”. Con queste parole il Gran Maestro Gustavo Raffi ricorda in una nota l’attore ferrarese scomparso sabato scorso a Roma all’età di 97 anni.
“Fu lui -riferisce Raffi- un ebreo, miracolosamente sfuggito alle leggi razziali, ad annunciare l’Armistizio dell’8 settembre del 1943 alla radio degli Alleati. Fu proprio la sua voce. Una voce che poi diventerà inconfondibile per tutti noi fino ad essere identificata con la ‘voce di Dio’, che doppiò nel colossal ‘La Bibbia’ di John Huston”.
“Foà -sottolinea il Gran Maestro- da libero pensatore qual era, la massoneria, diceva, è stata parte della mia vita, ha senz’altro contribuito ad arricchire l’Italia, con i personaggi che ha scelto di portare in scena, con i suoi versi, le sue opere, le emozioni che è riuscito a trasmetterci attraverso un’interpretazione sobria e asciutta. Sono indimenticabili -conclude Raffi- alcuni dei suoi recital, tra cui quello con Milva dedicato a ‘Canti e poesie della Libertà'”.