Non bisogna dimenticare, solo così l’inferno non tornerà
“La verità storica è uscita da un colpevole, lunghissimo silenzio. L’imperativo è insegnare ai giovani che al confine orientale l’odio e l’ideologia ha lasciato tra le pietre solo morte e disperazione. Le coscienze libere di ogni tempo devono vincere l’oblio di quella memoria spezzata, rinnovando la lotta a ogni revisionismo e negazionismo. Non vogliamo e non possiamo dimenticare”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, nel Giorno del Ricordo, che celebra la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
“Dalla storia di violenza e sopraffazioni cui furono oggetto i nostri connazionali – spiega il Gran Maestro – condannati per il solo fatto di essere riconosciuti come italiani, emerge ancora più forte la necessità del dialogo e del confronto, affinchè orrori di questo tipo non si ripetano mai più. L’Europa vera, quella delle cattedrali di cultura e del dialogo tra i popoli, deve restare vigile contro ogni odio etnico -avverte Raffi- per vivere il bene prezioso della convivenza e promuovere la consapevolezza del rispetto della dignità umana”.
“Mentre si riaccendono pericolosi focolai nei Balcani -conclude- dobbiamo impegnarci ogni giorno nella tutela di quei valori che sono patrimonio di ogni uomo: libertà, uguaglianza, democrazia e tolleranza per la costruzione di un mondo migliore, nell’accoglienza delle diversità e nel rispetto reciproco dell’altro. Solo così l’Inferno non tornerà”.