Dagli operai di Piombino, alla scuola pubblica, alle aziende italiane che vanno all’estero, il Gran Maestro Stefano Bisi risponde su questi e altri temi a Klaus Davi che lo ha intervistato per KlausCondicio, il popolare canale Youtube che ospita interviste a personaggi di spicco dell’attualità e della politica.
Per vedere l’intera intervista vai su: https://www.youtube.com/watch?v=r5U9DnV9qP4
Ecco i punti salienti delle risposte del Gran Maestro Stefano Bisi a Klaus Davi
Scuola: “Siamo favorevoli alla scuola pubblica e la sua salvaguardia è una nostra battaglia”.
Rai: “La Rai è un servizio pubblico, ma penso che non debba rimanere a tutti costi pubblica se è in perdita e gestita male. Non deve rimanere pubblica a prescindere, ma importante è che anche la sua condizione pubblica coincida con una buona gestione, sia dei contenuti che dei conti”.
Aziende italiane e Fiat: “A me piace quando le aziende italiane rimangono italiane, anche se capisco le ragioni dell’economia e del mondo globalizzato. Tra l’altro, ricordo che Vittorio Valletta era un fratello. C’è anche una loggia dedicata a Valletta e si trova a Follonica, in Toscana, fondata da un fratello, ex dirigente della Fiat arrivato in Maremma”.
Berlusconi e la condanna ai servizi sociali: “La condanna ai servizi sociali di Silvio Berlusconi non è un’umiliazione, anzi aiutare i bisognosi è una cosa bella. A qualsiasi ceto si appartenga e qualsiasi età si abbia”.
Monte dei Paschi: “Il Monte dei Paschi di Siena ha 30mila dipendenti, credo che sia la banca più antica del mondo: si riprenderà e continuerà a fare del bene all’economia. Credo che debba rimanere a Siena, dove è da 500 anni. Il fatto che siano stati commessi degli errori non vuol dire che non possa rimanere in città”.
Piombino: “Il Grande Oriente d’Italia non esclude iniziative a favore degli operai di Piombino e non esita a schierarsi con la loro battaglia. Anche noi dovremmo fare di più per quelle persone. In quella città ci sono moltissimi affiliati alla massoneria, che hanno fatto la storia della città. Molti fratelli hanno contribuito negli anni a fare crescere Piombino”.
Magistrati: “Gli iscritti al Grande Oriente sono 22 mila, ma di magistrati non mi pare proprio di averne incontrati a decine, come sostiene qualcuno. Quando ci incontriamo in loggia, l’operaio vale quanto l’industriale. Non ci sono differenze. Se l’ha sostenuto Gian Franco Anedda consigliere del CSM , allora avrà ragione lui”. Cfr Anedda (https://www.youtube.com/watch?v=uNCTGLdisnQ), che non solo ha detto che ci sono, ma che sono pure ottimi magistrati.
Su questo argomento ha replicato Maurizio Carbone, segretario ANM, interpellato da Klaus Davi in merito alle dichiarazioni di Bisi e Anedda.
Ecco cosa ha detto: “In relazione alla iscrizione di magistrati alla Massoneria, va evidenziato che pur in mancanza di espliciti divieti, il CSM si è occupato in passato della questione evidenziando che ‘la partecipazione di magistrati ad associazioni che comportino un vincolo gerarchico e solidaristico particolarmente forte, attraverso l’assunzione in forma solenne di vincoli, come quelli richiesti dalla logge massoniche, pone delicati problemi di rispetto dei valori riconosciuti dalla Carta Costituzionale, primo tra tutti il principio sancito dall’ art. 101 Cost. per il quale i giudici sono soggetti solo alla legge‘. Occorre pertanto ribadire che i magistrati per dettato costituzionale debbono essere imparziali e indipendenti e tali valori vanno tutelati non solo con riferimento al concreto esercizio delle funzioni giurisdizionali, ma anche come regola deontologica da osservarsi in ogni comportamento, al fine di evitare che possa fondatamente dubitarsi della loro indipendenza ed imparzialità dell’ adempimento dei loro compiti. E’ per questo cha all’ art. 7 del codice etico dell’ ANM è testualmente previsto che ‘Il magistrato non aderisce e non frequenta associazioni che richiedono la prestazione di promesse di fedeltà o che non assicurano la piena trasparenza sulla partecipazione degli associati‘”.