Dall’archivio uruguaiano di Licio Gelli, di cui ad oggi nessuna autorità italiana è entrata in possesso, potrebbero esserci nuove risposte ai misteri ancora irrisolti legati alla loggia P2: è quanto ha affermato Paola Benigni, ex soprintendente archivistica regionale della Toscana, che catalogo’ l’archivio e la collezione donata anni fa dall’ex maestro venerabile all’Archivio di Stato di Pistoia, al convegno ‘Carte a Rischio’ presso l’Archivio di Stato di Firenze.
“Più che quello che c’è, balza agli occhi quello che non c’è”, ha detto Benigni a proposito del corpus di documenti ora a Pistoia, e definendo “vicenda sconcertante” quella dell’archivio in Uruguay, con notizie che risalgono al 1981, in cui sarebbero custoditi fascicoli dei servizi segreti italiani, del Sifar, oltre a dossier su politici, imprenditori e finanzieri italiani. Solo quando queste carte potranno essere consultate dalle autorità italiane, ha osservato l’archivista, “si potrà fare luce sui molti misteri legati a Gelli”.