Il 20 maggio, proprio nel giorno della sua iniziazione avvenuta ben 68 anni fa, il Fratello Giorgio Menicori è passato all’Oriente eterno…

I più giovani forse non avranno avuto modo di conoscerlo in profondità o non ne avranno un ricordo limpido, ma il Fratello Giorgio è stato una colonna portante della Massoneria ed, in particolare, del Rito di York che nel lontano 1963 contribuì a costruire prima a Siena poi a livello nazionale.

Entrò giovanissimo, nel 1946, e proprio nel giorno in cui festeggiava 68 anni di appartenenza al Grande Oriente d’Italia, la maggioranza dei quali nella Loggia Arbia (138) di Siena, si è spento all’età di 88 anni.

Giorgio ci mancherà particolarmente perché metteva quotidianamente in pratica i valori e principi della massoneria: un uomo dall’intelligenza sottile, pervasa da un’innata ironia, sapeva quasi sempre dire la parola giusta al momento giusto; sempre gioviale, sapeva infondere allegria nel prossimo, fin dall’aspetto bonario dimostrava continuamente benevolenza e comprensione per tutti. Pacatezza e pazienza facevano da giusto ornamento alla sua eleganza e serietà che sovente lasciava spazio al suo lato cordiale e goliardico: come non ricordare il talento per le argute barzellette, mai volgari, che suscitavano grande ilarità in tutti.

Il maestro Giorgio ha saputo costruirsi molti successi nella vita vuoi in ambito lavorativo, arrivando ad occupare posti di vertice nella Banca Mps, vuoi in ambito privato dove, con la moglie Elena, ha creato una famiglia unita e bellissima. Recentemente, nel novembre 2012 durante i festeggiamenti per il 150° della Loggia Arbia, aveva ricevuto la Giordano Bruno dall’allora Gran Maestro, insieme all’affetto di tutti i Fratelli… Dall’anno scorso poi era divenuto membro onorario della Loggia Ghino di Tacco (1373) di Radicofani (SI) dove amava frequentare le agapi con alcuni dei suoi amici fraterni più intimi. Egli ha sempre considerato la massoneria come la sua seconda famiglia e, in questo triste giorno, le due Logge -unite dal cordoglio- si stringono intorno ai familiari in un simbolico abbraccio fraterno con la certezza che il ricordo di Giorgio rimarrà per sempre indelebile nei cuori dei suoi amati Fratelli e Compagni di viaggio.



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