Massoneria contemporanea della posterità. Le officine d’Abruzzo e Molise progettano il futuro

“Massoneria tra passato e futuro”: è questo il tema affrontato nel Tempio della Casa Massonica all’Oriente di Lanciano il 6 giugno scorso dai fratelli giunti da tutto l’Abruzzo e Molise per prendere parte alla tornata a logge riunite. L’incontro è stato organizzato da tre officine della Circoscrizione: la loggia “Gerardo Vitale” (1070) di Montesilvano, la “Alfredo Diomede” (1250) di Pescara e la “Americo Bomba” (1426) di Lanciano.

Hanno condotto i lavori rituali e tracciato le Tavole architettoniche i tre venerabili promotori dell’iniziativa, rispettivamente Gianni Pavoni della “Gerardo Vitale”, il primo Sorvegliante Massimo Bomba della “Americo Bomba” ed il secondo Sorvegliante Andrea Maurizio della “Alfredo Diomede”.

Nel corso del meeting è emerso con forza l’intento da parte di tutti di raccogliere l’eredità morale dei fratelli che hanno lasciato alle generazioni future il segno indelebile della loro dedizione ai principi del Grande Oriente e del loro impegno nel mondo civile. E di mettersi a lavoro per progettare il futuro nel segno della cultura e dei valori massonici. Molti sono stati gli interventi anche dei partecipanti delle altre officine, tra i quali, i venerabili della “Fra’ Dolcino” (1163) all’oriente di Lanciano, della “Gabriele Rossetti” all’oriente di Vasto, della “Aternum” (593) all’oriente di Pescara, della “Antonio De Curtis” (1330) all’Oriente di Pescara, della “Cipollone” (1000) all’Oriente di Lanciano.

Inoltre, non sono mancati i contributi significativi “Ariel” (1252) di Francavilla al Mare ed il qualificato intervento conclusivo del Fratello Luciano Artese quale Presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Abruzzo e Molise. Al termine dei lavori si è svolta la consueta agape. Per l’occasione è stata realizzata una cartolina postale, con annullo ordinario postale filatelico dai contenuti massonici e dalla grafica originale.



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