Leonida Lancioni è morto nella notte di sabato 5 luglio all’ospedale Cisanello di Pisa, dopo una breve ma inesorabile malattia. Aveva 74 anni, gran parte dei quali dedicati all’attività sindacale e a quella nel suo partito, il Psi. Operaio della Lucchini, all’altoforno prima e successivamente al controllo qualità, Lancioni aveva iniziato la sua carriera sindacale come delegato di reparto.
Per alcuni anni ha diretto la Feneal, il sindacato edili della Uilm, assumendo contemporaneamente l’incarico di coordinatore della Uil per la zona di Piombino e dell’Elba. Di fede socialista, non ha mai fatto mistero della sua appartenenza alla massoneria. Anzi era stato protagonista della decisione di esporre il labaro del Goi durante l’ultima manifestazione in ricordo della battaglia di Piombino del 10 settembre 1943. Lancioni lascia la moglie Maria e il figlio Riccardo. La salma sarà riportata lunedì mattina alle 12 a Piombino ed esposta per l’ultimo saluto nella sala del commiato della Pubblica Assistenza in via Gori.