Il ritmo delle stagioni porta sempre con sé un messaggio e, non a caso, l’estate ci induce a rallentare l’affannosa corsa che investe il nostro quotidiano per ritagliarci il necessario spazio che corpo e mente reclamano a gran voce. Il sonno, il riposo, il sorriso, il raccoglimento contemplativo, il silenzio… sono tutti strumenti fondamentali al fine di ripristinare le energie consumate dalle fatiche di un anno di lavoro, per “ricaricarsi” e quindi ricominciare; ed anche la copertina di questo ultimo numero de L’Eterno Ulisse, la preziosa rivista trimestrale in uscita in questi giorni diretta da Maria Pia Fiorentino, sembra rivolgere a tutti noi l’invito a fermarci e acquietare le intricate pieghe del pensiero insieme alle agitate acque della nostra esistenza.
L’emblematico dipinto in copertian di Giuliano Giuggioli è ricco di suggestioni e, tra queste, l’orizzonte che si staglia opaco e nuvoloso all’apparenza, il mare e le sue onde, perfino il ferro da stiro: tutto evoca l’idea del viaggio, reale o interiore che sia, poco importa. Un viaggio che prosegue tra le pagine meno conosciute di “vite straordinarie”, ricche di fascino e di angoli intriganti e segreti, per poi insinuarsi tra i misteri di un mondo sconosciuto ai confini dell’immaginario, da dove gnomi e folletti ci fanno ancora l’occhietto. E dare spazio alla straordinaria scoperta che colloca indietro nel tempo la “nascita della scrittura” fornendo importanti suggerimenti per la cultura di domani.
E, sempre nel passato, in compagnia di un’esperta guida, si può anche scoprire come sciogliere i nodi, creati dai nostri avi, che si ripercuotono sulle nostre vite. Nuovi spiragli e stimolanti riflessioni contribuiscono infine ad affrontare la salute del nostro corpo con il supporto cosciente della mente e dello spirito. Insomma, per dirla con Mark Twain: «Mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite» e, possibilmente, fatelo all’insegna della cultura.