L’Alchimista prostrato a terra avvertiva sulla fronte il freddo del pavimento di pietra. Segnò una linea di potenza sul pavimento, Arnaldo da Villanova. Lo chiamavano il Catalano, ed era un medico saggio. “Le lacrime sono da Kronos – borbottava il vecchio recitando la formula degli antichi testi – da Zeus viene la generazione, da Ermes il Logos”.
Nel tempo del silenzio, risuonano parole magiche: io sono Aleph, Mem e Tav. Dall’anima di queste lettere prende corpo Ameth, la Verità. Nella vena delle tempie rimbomba un precetto: ‘Respice arcanum’. Contempla il segreto, ma tienilo per te soltanto. E’ scritto anche in un medaglione tondo lavorato a sbalzo, ageminato d’argento e metalli ignoti, che una misteriosa fanciulla, Maddalena, deve consegnare a Filippo IV il Bello. ( …continua a leggere l’articolo integrale su ‘Agenzia Radicale’ )