Il 9 novembre a Milano si è tenuta una tornata a logge riunite del Collegio della Lombardia per ricordare, nel bicentenario della sua nascita, la figura di Prospero Moisé Loria, Fratello Massone e grande filantropo, grazie al quale vide la luce nel 1893 la Fondazione Umanitaria. All’evento ha preso parte il Gran Maestro Stefano Bisi, altri Membri di Giunta, importanti cariche nazionali e circoscrizionali. I lavori, sono stati condotti dalla loggia “Giuseppe Zanardelli” (1228) che celebra i dieci anni dalla fondazione.
L’evento ha avuto luogo all’Hotel Marriott in via Washington, 66. Moisè Loria (1814-1892) realizzò il suo sogno di creare un’organizzazione in grado di promuovere la capacità dei lavoratori di migliorare le proprie condizioni economiche attraverso la formazione professionale, l’istruzione e le forme cooperative, secondo un modello di tipo mazziniano. Nel 1892 offrì al Comune di Milano una rendita annua affinché aprisse una Casa del Lavoro, ma la proposta fu respinta dal consiglio comunale.
Loria destinò quindi per testamento il suo patrimonio (circa dieci milioni di lire: cifra astronomica, per l’epoca, pari a 61 miliardi di lire o 31 milioni di euro di oggi) alla nascente Società Umanitaria, che si costituì formalmente 1893, un anno dopo la sua morte, nelle aree edificabili nel centro di Milano da lui stesso lasciate in eredità. Le sue ceneri sono sepolte nel settore ebraico del Cimitero Monumentale dietro il padiglione centrale; a lui la città di Milano ha intitolato la via Moisè Loria che collega la via Solari con la via Vincenzo Foppa e che percorre un lato del Primo quartiere popolare della Società Umanitaria, realizzato dall’ente nel 1906.