Il 28 novembre, dopo un lungo contenzioso, è stato eseguito lo sfratto nel quartiere Testaccio di Roma di una delle più antiche sedi romane dell’Associazione Mazziniana Italiana. Una sede dove i mazziniani, usciti dalla clandestinità con la caduta del fascismo, ricominciarono a lavorare.
L’Associazione Mazziniana Italiana, sezione “La Terza Roma”, è un luogo di memoria di ideali e gesta patriottiche che custodisce testimonianze di una storia epica che risale ai moti carbonari dell’Ottocento. Al momento, bandiere, vessilli, documenti sono all’interno della sede – chiusa con sigilli – senza la possibilità, da parte dei soci, di custodirli altrove.
Per Stefano Covelli, vicepresidente della sezione romana, “si era fatto di tutto per evitare lo sfratto di una locazione per la quale il canone veniva regolarmente pagato, malgrado un contenzioso su alcune pendenze arretrate, sul quale erano in corso trattative. Si esprime la propria riprovazione e il proprio sdegno per un atto aridamente inopportuno, che trova spiegazione solo nel clima di tensione in cui versa l’Ater, in difficoltà nel gestire l’emergenza edilizia nella Capitale e determinata a una fase di cieco e irrazionale decisionismo”.
“Rivolgiamo un appello al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, – ha detto ancora Covelli – affinché la sede repubblicana e mazziniana, non sia ‘cacciata’ di malo modo dal quartiere Testaccio, che proprio il sindaco di Roma Ernesto Nathan, repubblicano e mazziniano, aveva fortemente voluto e fatto costruire.”
L’Associazione Mazziniana Italiana è una libera associazione che propugna i principi di emancipazione morale, politica e sociale sostenuti da Giuseppe Mazzini e della tradizione politica del pensiero repubblicano. Fondata nel 1943 da importanti personalità del movimento antifascista, l’Ami ha mantenuto sempre una netta posizione contro il fascismo e ogni forma di totalitarismo. I membri dell’Associazione Mazziniana, fin dalla sua fondazione, hanno perseguito con continuità e con impegno volontario l’obiettivo di una educazione delle donne e degli uomini d’Italia alla cultura della partecipazione democratica. Anche in ragione delle sue profonde radici nelle esperienze storiche del Risorgimento e della resistenza, l’Associazione Mazziniana si è efficacemente impegnata negli anni per mantenere vivo il lascito ideale di questi fondanti momenti di libertà nella storia italiana moderna.