Domenica 17 maggio a Grosseto si è celebrato il 150° anniversario della “Ombrone” (122), la più antica officina maremmana del Grande Oriente d’Italia. Alla cerimonia è intervenuto il Gran Maestro Stefano Bisi insieme al Presidente del Collegio Circoscrizionale Francesco Borgognoni e a numerosissimi Fratellli arrivati da tutta la Toscana e dal Lazio. La loggia, di cui oggi è Venerabile Luigi Paragona, venne costituita il 1 marzo 1861.
E’ stata la prima e a lunga la sola della città e del territorio maremmano, un territorio difficile, a quel tempo pesantemente flagellato dalla malaria con una popolazione costretta per legge a spostarsi durante il periodo estivo. Tant’è che il Goi chiuse l’officina nel 1872 per riaprirla nel 1894 grazie alla ferma volontà del deputato Ettore Socci, ricordato insieme ad altri personaggi come Randolfo Pacciardi, Nello Tognetti.
Tra le tante iniziative benefiche promosse dalla “Ombrone” è stata rievocata l’istituzione dell’Orfanotrofio Garibaldi. In occasione dell’evento, la loggia ha donato 10 sedie a rotelle al Coeso, che eroga servizi ai cittadini, distribuite alla Casa di Riposo Ferrucci e al centro diurno per disabili il Girasole. E’ stato anche pubblicato un volume con la prefazione del Gran Maestro e costituito il Carteggio Tognetti. Il servizio filatelico del Goi ha realizzato un annullo con il quadro di loggia del Fratello Mauro Rambelli. Bisi, nel suo intervento conclusivo, ha tenuto a sottolineare l’importante azione sociale e il ruolo attivo svolto dalla Massoneria in questa area in particolare durante il Risorgimento.