Domenica 6 settembre si è svolta ad Arezzo l’edizione n° 130 della Giostra del Saracino. La Lancia d’Oro che viene data alla contrada che si aggiudica la vittoria (in questa edizione ha vinto Sant’Andrea) è stata dedicata a Giovanni Severi nel centenario della morte avvenuta il 10 febbraio del 1915. Severi, avvocato penalista, senatore, garibaldino, è stato una figura di spicco della Massoneria aretina (fu iscritto alla Loggia Bendetto Cairoli) e del Grande Oriente d’Italia. Nella Lancia d’Oro, opera del maestro Francesco Conti e realizzata su bozzetto di Massimiliano Cecconi, sono stati scolpiti tutti i simboli che hanno caratterizzato l’esistenza di Severi. Fra i tanti anche diversi simboli della sua vita massonica, come il compasso, la squadra ed altri. Sulla dedica a Severi è intervenuta anche la Loggia Benedetto Cairoli. “La Benedetto Cairoli – si legge in una nota firmata dal Maestro Venerabile dell’Officina aretina, Ferruccio Razzolini – esprime la propria gioia per la commemorazione, tramite la lancia d’Oro, del fratello Giovanni Severi, membro effettivo ed ex Maestro Venerabile della Loggia. Giovanni Severi, unico aretino nella Spedizione dei Mille, ci ha lasciato in eredità la maggior parte delle associazioni sociali e culturali, nonchè la passione per la libertà, l’uguaglianza e la fratellanza, perseguita tramite l’esempio e la vita pubblica politica. La Loggia invita le istituzioni pubbliche e le associazioni e società cui Giovanni Severi ha contribuito alla formazione ad un incontro pubblico per ricordarlo”.