“L’impegno sociale e solidale della Massoneria contro la globalizzazione dell’indifferenza”.E’ questo il tema del dibattito che si è tenuto sabato 26 settembre 2015 presso la Sala Convegni Rubbettino di Soveria Mannelli. A introdurre l’incontro, che si inserisce nell’ambito della programmazione delle iniziative della loggia” La Sila D. Ponzio” (363) di Decollatura in collaborazione con il Collegio circoscrizionale della Calabria e del Grande Oriente d’Italia, è stato il Maestro Venerabile dell’officina Antonio Battaglia. Al centro della sua riflessione, che ha dato il via ai lavori, la crisi, non solo economica, ma anche valoriale, che sta attanagliando il nostro Paese. Una crisi, come ha sottolineato, che ha modificato radicalmente, fino a cancellarlo, il concetto di bene comune, quale punto di riferimento dell’agire personale, sociale e politico e che ha condannato inevitabilmente miliardi di esseri umani alla miseria, alla guerra, allo sfruttamento, all’emarginazione, all’emigrazione forzata e perfino allo schiavismo. In contrapposizione a tutto ciò Battaglia ha evidenziato come siano numerose le testimonianze dell’impegno della Massoneria in ambito solidaristico. Lo stesso convegno è stato anche l’ occasione per consegnare un assegno all’Associazione Sportiva Lucky Friends di Lamezia Terme che si occupa di ragazzi con disabilità fisiche e mentali, che servirà ad assicurare a questi giovani impegnati in competizioni regionali e nazionali l’attrezzatura necessaria per affrontare il nuovo anno di gare. La prima pietra di un progetto che vedrà impegnati insieme fianco a fianco la loggia e l’associazione. All’intervento di Battaglia sono seguiti i saluti del Presidente del Collegio circoscrizionale Marcello Colloca e quelli del Gran Maestro Onorario Ugo Bellantoni, che ha parlato anche a nome del Primo Gran Sorvegliante Antonio Seminario. “Avevamo creduto -ha detto dal canto suo Bellantoni- che la globalizzazione fosse la soluzione di quasi tutti i problemi degli uomini, che avrebbe portato maggiore ricchezza per tutti; che i poveri sarebbero stati meno poveri, che ci sarebbe stato lavoro assicurato a giovani ed adulti, che il welfare state sarebbe stato esteso a tutti i paesi del mondo,che la solidarietà tra stati e popoli avrebbe garantito il rispetto dei diritti umani, e invece è avvenuto esattamente l’opposto.Oggi, proprio in seguito alla globalizzazione -ha ricordato- i poveri sono aumentati, sono diventati sempre più poveri. Il mercato mondiale domina la vita delle persone e porta alla divinizzazione della merce e del profitto, trasformando in merce anche l’uomo. Tutto ciò conduce allo svilimento dei valori umani, della solidarietà e del rispetto reciproco tra gli individui chiusi nel loro gretto egoismo e nella fredda indifferenza, tomba di qualsivoglia umanità. “La Massoneria – ha aggiunto il Gran Maestro Onorario- con la trionfale bandiera dei suoi valori universali, può opporre un argine all’egoismo ed all’indifferenza, ormai ampiamente diffusi, in questo mondo disorientato e privo di valori umani, schiavo del mercato che non conosce altro che il profitto e per ottenerlo genera miseria, morte e sangue. Essa costituisce l’anima e lo spirito di valori umani, e nel contempo chiede con forza che le leggi dello Stato vengano osservate, perché è solo all’ombra della giustizia e della legalità che cresce, si sviluppa e si rafforza la libertà”.
E’ intervenuto poi il professor Marco Novarino (Università di Torino) che ha affrontato l’argomento Massoneria e solidarietà sottolineando l’impegno storico della Libera Muratoria a fianco dei più deboli. Il professor Charlie Barnao (Università Magna Grecia di Catanzaro) ha affrontato invece il tema della globalizzazione tra fascismi, indifferenze e nuove forme di impegno sociale e solidale, mentre Marco Cauda, Segretario della Federazione Italiana Solidarietà Massonica, si è soffermato a illustrare il significato profondo dell’essere solidali, spiegando come esso implichi la necessità di uscire dalla propria soggettività. Aprirsi al prossimo nel modo giusto, ha spiegato, determina in chi vive in una condizione di bisogno una maggiore conspevolezza della legittimità della propria richiesta di aiuto. Sono seguite poi le relazioni del professor Edgar Serrano (Università di Padova) che ha dedicato il suo intervento ad un aspetto particolare del nostro tempo: l’ingiustizia globalizzata e la logica della sopravvivenza. Mons. Giuseppe Fiorillo ha espresso apprezzamento per il lavoro della Massoneria in ambito solidaristico e testimoniato l’impegno personale e della Chiesa. Ha concluso i lavori il Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia Sergio Rosso che ha raccontato la straordinaria esperienza degli Asili Notturni Umberto I di Torino di cui è Presidente. “La nostra ricchezza -ha sottolineato Sergio Rosso- è costituita principalmente dalle nostre molteplici professionalità e dalla inclinazione, di almeno una parte degli oltre 22mila fratelli massoni, di passare dalle parole ai fatti. Donare un po’ del nostro tempo e della nostra professionalità per ‘ricostruire’ identità, dignità e speranza in chi l’ha persa, assume risvolti ben più ampi di quanto si possa immaginare, e rappresenta un sostanziale e preziosissimo valore aggiunto anche in seno al recente, dilagante invito alla Solidarietà che oggi incalza in ogni dove e reclama adesioni esplicite sia dalle Istituzioni che dai singoli”. L’incontro è stato moderato dal giornalista Ugo Floro. Tra i presenti l’on. Mario Caligiuri, di cui il Gran Maestro onorario Bellantoni ha ricordato il costante impegno a favore della crescita anche culturale di questa bellissima zona della Calabria.
Una grande iniziativa, che porta alla luce uno dei problemi della crisi culturale odierna. Io da profano aggiungo che non c’è più una cultura del dubbio ma tutto passa nell’indifferenza generale, frutto di una sintesi aleatoria.