Il periodico Alpina, rivista massonica della Gran Loggia Svizzera Alpina, porta all’attenzione dei suoi lettori il caso di Palazzo Giustiniani, storica sede del Grande Oriente d’Italia espropriata dal governo fascista nel 1926. Il Gran Maestro Stefano Bisi, nelle ultime settimane, ha richiamato la questione, una vicenda irrisolta che ha alle spalle un lunghissimo iter amministrativo ancora aperto. Il desiderio del Grande Oriente è quello di poter di nuovo accedere a Palazzo Giustiniani, sebbene a una porzione ridotta della proprietà definita, anni addietro, dal Senato con un accordo scritto. L’obiettivo è quello di allestire un museo stabile della massoneria.
È proprio questo l’accento posto dalla rivista Alpina. “Un Museo della Massoneria a Palazzo Giustiniani. È il sogno del Grande Oriente d’Italia”, come si legge in un trafiletto pubblicato nel numero di novembre, riportando una breve dichiarazione del Gran Maestro del Grande Oriente. “La Massoneria è una società libera – citando le parole di Stefano Bisi – che cerca di fare del bene e di tutelare i diritti di tutti, anche i nostri. Il Fascismo ci tolse un diritto, togliendoci Palazzo Giustiniani che la Repubblica ci riconsegnò ma per poi togliercelo di nuovo”. Il Grande Oriente ha preparato un dossier che documenta la questione e che ha inviato al presidente del Senato.
Anche la Gran Loggia di Spagna ha parlato del caso nella newsletter ‘El Oriente’ e, con l’attenzione della Massoneria svizzera, la vicenda ha assunto un vero e proprio rilievo internazionale.