Solstizio d’Inverno a Bolzano

Trentatré commensali, quattro serventi e tre musicanti: questi i numeri dell’agape promossa il 19 dicembre a Bolzano dal Collegio Circoscrizionale del Trentino Alto Adige per celebrare il solstizio d’inverno. Fra gli scopi principali di un’agape non va dimenticato quello di cementare sempre di più il rapporto fraterno: la presenza di rappresentanze da tutte le logge della Circoscrizione, di una delegazione di Fratelli dall’Austria e del Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Friuli Venezia Giulia ha sicuramente favorito il raggiungimento di quest’obiettivo. Ma il rito dell’agape è anche, senza dubbio, un atto iniziatico antichissimo che permette alla comunità coinvolta di partecipare collegialmente ai misteri di questo “Pasto Sacro”. Fondamentale la capacità di creare un tutto armonico che si ottiene con la perfetta intesa fra maestro venerabile, che scandisce i tempi della libagione, e il maestro delle cerimonie che coordina l’attività dei serventi. In tal senso la conduzione della ritualità da parte della loggia “Italia e Concordia” (393 ) di Bolzano – che tradizionalmente cura l’organizzazione e la gestione dell’agape su incarico del Collegio circoscrizionale – ha saputo offrire un’encomiabile esempio di come una guida equilibrata favorisca in modo decisivo la concentrazione e il lavoro di ciascuno a beneficio di un’espansione energetica che complessivamente l’egregore esprime come qualche cosa di infinitamente superiore alla mera somma dell’energia dei singoli. La profondità degli interventi dei Fratelli nella fase conclusiva dell’agape ha testimoniato, meglio di qualunque apprezzamento, con quanta intensità l’intera ritualità sia stata vissuta dai convenuti.



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