Il Gran Maestro Bisi si è rivolto direttamente al direttore generale della Rai per avere spiegazioni su un particolare del film dedicato ad Angelo Vassallo, appunto ‘il sindaco pescatore’, andato in onda l’otto febbraio sulla prima rete. Ecco il testo della lettera inviata.
Egregio Direttore, nell’esprimerLe subito i ringraziamenti per la disponibilità con cui sicuramente leggerà questa lettera e nel farle i miei più alti complimenti per l’opera che sta portando avanti sin dai primi mesi nell’impegnativo incarico, devo con immenso dispiacere e rammarico evidenziarLe quanto segue.
Nel corso della fiction “Il sindaco pescatore”, andata in onda lunedì sera su Rai1, che racconta la storia e la tragica fine del primo cittadino di Pollica-Acciaroli, Angelo Vassallo, ucciso da barbari assassini, purtroppo non ancora assicurati alla Giustizia, il protagonista magistralmente interpretato dall’attore Sergio Castellitto, si imbatte in un personaggio, don Marra, che incarna la lobby affaristica-camorristica del luogo e che porta al bavero della giacca un simbolo molto caro a noi massoni: la squadra e il compasso intrecciati. Questo simbolo viene più volte evidenziato e il messaggio che alla fine viene fatto passare in chi vede il film e nell’immaginario collettivo è molto esplicito e per noi altamente offensivo e sbagliato.
Noi liberi muratori del Grande Oriente d’Italia, cittadini che pagano il canone come gli altri, siamo sconcertati dall’accostamento che viene fatto così opinatamente e capziosamente, fra la Massoneria e il malaffare, la camorra o altre camorre che girano in vestito bianco e operano in zone grigie dell’illegalità.
Noi liberi muratori siamo rammaricati dal fatto che, sia pure nell’ambito di una fiction, per l’ennesima volta si voglia fare passare la Massoneria per un potere criminale o colluso con la criminalità. La Rai da servizio pubblico ha il compito di informare, di educare, di fornire dei prodotti che non ledano e non mettano a rischio l’immagine di cittadini, associazioni, istituzioni come il Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani. Tra l’altro viviamo in momenti molto cupi che potrebbero scatenare menti folli e gesti inconsulti.
Egregio Direttore, il Grande Oriente d’Italia è la Casa della Libertà, dei diritti dell’Uomo e del libero pensiero. Angelo Vassallo, i cui assassini a distanza di anni, non hanno ancora un volto, si è battuto per migliorare le condizioni di vita degli abitanti del suo Paese, migliorarlo e allontanare il malaffare. Ha pagato con la vita il suo civico coraggio. Noi ne onoriamo la memoria.
Allo stesso tempo non vogliamo che la grande storia della Massoneria sia infangata da trame che, per mere ed accattivanti esigenze di copione, nulla hanno a che vedere con la realtà della nostra Istituzione. La Libera Muratoria opera al Sole della Legalità e persegue nobili valori e principi che sono contrari alle mafie ed ai comitati di affari.
Fiducioso di una Sua riflessione e in attesa di una risposta.
Stefano Bisi
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani
Grazie Gran Maestro la tua lettera pacata ma ferma rende giustizia al nostro Ordine
Scusami caro Fratello ma oltre le lettere pacate ma ferme sarebbe giusto che l’autore si assumesse la responsabilita’ del danno che ha provocato all’immagine della Massoneria tutta
Niente da aggiungere…
Grazie
Fin troppo tenera, la fiction è stata l’ennesima gratuita opera di delegittimazione contro cui dobbiamo quotidianamente combattere. Queste cose fanno male.
bravo fratello Stefano, non ci sono migliori argomentazioni
Grazie al Ven.mo Gran Maestro Fr, Stefano Bisi .
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Non è per nulla strano che in Italia le parole massone e massoneria vengano spesso usate in senso dispregiativo. Anzi, ci sarebbe da stupirsi se avvenisse il contrario, in un Paese come il nostro, da sempre pesantemente condizionato dalla chiesa cattolica e dalla sua proverbiale intolleranza.
Non mi pare invece né corretto né accettabile che i mezzi d’informazione approfittino di ogni occasione per riproporre l’ ormai arcinota equazione massoneria uguale società segreta, misteriosa e potente, se non addirittura massoneria uguale mafia. E’ ora di gridare BASTA !!!
Doveroso e puntuale precisazione
E’ mai possibile che ancora ai giorni nostri ci sia da parte di alcuni individui la volontà di rappresentare melevolmente ciò che non conoscono. L’ignoranza è orgogliosa , perentoria e aggressiva. Si oppone ad ogni dabattito e ad ogni miglioramento!
Grazie per la Sua testimonianza, così diretta, della quale desidero esprimerLe non solo condivisione totale, ma i sensi della capacità di spronare a guardare con fiducia alle sfide che abbiamo davanti, come individui e come Paese.
Un apprezzamento per le chiare parole rivolte dal Gran Maestro alla Rai per contrastare l’immagine distorta offerta al popolo italiano
Grazie Gran Maestro. É ora che la finiscano. Ancora grazie. Maurizio Volkhart.
Finalmente Gran Maestro dimostriamo la nostra grande indignazione per il fango gratuito sull’istituzione.
Apprezzo l’azione, il contenuto, lo stile. Non desistere
La solita situazione di disinformazione e di accanimento contro la nostra Istituzione da sempre incriminata dei più loschi affari
Doveroso e necessario , ma la cosa che lascia sgomenti che ancora oggi NON si conoscono i colpevoli di un uomo che perdendo la vita non ha avuto ancora giustizia….il film e quindi la regia avrebbero dovuto soffermarsi su indizzi concreti e non di comodo….come Noi liberi muratori ci sforziamo sempre di fare…Grazie per la Vs attenta osservazione Ill mo Ven mo Gran Maestro.
Provo sempre un dolore quando cercano di accostare subdolamente la nostra amata istituzione ai vizi peggiori della umana società. Noi liberi muratori dovremmo sempre riprendere forza e coraggio nel manifestare i grandi valori che animano la nostra appartenenza.
Al di là della lettera, opportuna e ben motivata, che ritengo rimarrà sul tavolo del dirigente; ad una mancata risposta (che penso più che probabile) io farei seguire una raccomandata al regista ed allo sceneggiatore (e per conoscenza al dirigente rai) con esplicita prosapettazione di azione giudiziaria in caso di mancata comunicazione di scuse sul canale rai ed alla stessa ora e giorno della trasmissione. Io sono pronto ad aggiungere la mia persona poiché io sono un massone che mai ha nascosto a chicchessia la propria ultraquarantennale appartenenza al GOI.
Sono talmente d’accordo che aggiungo la mia firma!!!
Bruno Atzori R.:L.: Francesco Ciusa n° !054 Or:. di Cagliari
La Lettera, e l’eventuale risposta ma anche in sua assenza, merita la “pubblicazione a Pagamento” sulla Stampa Nazionale. alfredo marinelli
A mio avviso ci sono delle considerazioni da fare. La prima che il distintivo coinvolge tutte le Fratellanze perchè è comune a tutti. Quindi ci dovrebbe essere un’azione comune dei legali rappresentanti della maggiori accreditate. La seconda: è che queste immagini costituiscono il reato di diffamazione a mezzo stampa nei confronti dei responsabili che vanno individuati nel produttore, nel regista. La terza che, se non c’è una pubblica totale ammissione da parte dei responsabili di una imperdonabile leggerezza nei confronti ed in danno all’immagine di tutti i massoni d’Italia, si deve predisporre azione giudiziaria per il sequestro penale del film quale corpo del reato e denuncia penale a carico dei responsabili, da parte dei medesimi organi rappresentativi del GOI e delle altra Fratellanze
Mi sento veramente indignato come Cittadini Italiano, per i subdoli mezzi usati gratuitamente e senza ragione alcuna per infangare Uomini e Istituzioni. Soprattutto quando a usare tali metodi è un servizio Pubblico, pagato da tutti noi.
Giusto e doveroso il rammarico del Gran Maestro Bisi e di tutta l’Istituzione Massonica.
Credo che ormai il sistema sia collaudato ossia, delegittimare gli altri anche in modo subdolo per apparire migliori. Questo atteggiamento nasconde, a mio modo di vedere, un immenso vuoto di conoscenza. Un ringraziamento al Gran Maestro per l’attenzione a questi “dettagli” e un augurio al Presidente Rai di buon Lavoro.
Sono pienamente d’accordo con il Gran Maestro, che ringrazio per come opera per il nostro buon nome.
Ritengo che si potrebbe portare questo fatto all’attenzione di qualche conduttore di programmi televisivi di dibattito, per discuterne apertamente, anche con gli autori del film.
Non posso che allinerami con quanto detto dagl’altri commentatori. In particolare trovo corretto è preciso il commento del Nostro Franco Franceschi, Fr onorario della R L Montaperti n° 722 Oriente di Siena, il quale evidenzia come in una nazione in cui la politica non segue più la morale della pacificazione e dell’unione del popolo, si continua con messaggi subliminali a fomentare lo scontro tra le diversità, ma ancor di più a ghettizzare il libero pensiero. Diceva Vico, che la storia è fatta di corsi e ricorsi. In un vuoto socio politico come quello che stiamo vivendo non c’è da meravigliarsi che il ricorso del 1939 possa avere uno spiacevole seguito.
Lettera straordinaria, perfettamente in linea con il nostro stile ed i nostri valori. Tuttavia, come proposto da alcuni fratelli, in caso di mancata e motivata risposta, valuterei passi ulteriori quali la pubblicazione a mezzo stampa e l’azione giudiziaria.
Grazie, Gran Maestro, ma purtroppo siamo alle solite stupide allusioni scaturenti da un crassa ignoranza! A volte penso che sia una cosa voluta!
Grazie, Stefano !!!
sono in perfetta sintonia con la lettera del G.M. e con i vari pareri espressi dai fratelli.
Sono orgoglioso e fiero della mano ferma,della lucida determinazione e della Saggezza del GRAN MAESTRO nel governare la nostra Comunione in mari così tempestosi.