La Massoneria jesina si accollerà una piccola parte delle spese per il salvataggio dell’ateneo. Ma le speranze di preservare la sede distaccata dell’Università di Macerata, specifica il sindaco Massimo Bacci, «restano limitate». Il circolo Ernesto Nathan – emanazione delle tre logge jesine del Grande Oriente d’Italia – si è impegnata a corrispondere 10 mila euro a favore della Fondazione Colocci (ente gestore dell’università), «a condizione di un concreto progetto economico, per dare un segnale concreto al proseguo dell`attività universitaria». All’iniziativa ha partecipato anche il Centro Sociologico Italiano con ulteriori 10 mila euro. Preso atto della disponibilità delle due associazioni, la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi ha deciso di tornare parzialmente sui suoi passi deliberando un contributo di 30 mila euro (ne versava 310 mila euro, fondi azzerati per il crac di Banca Marche).
Complessivamente, quindi, sono stati raccolti 50 mila euro, vale a dire circa 260 mila euro in meno di quanto garantiva da sola la Carisj fino allo scorso anno. «Prendo atto che un’associazione che si definisce di tipo culturale voglia sostenere l’università, ma è una tantum, nulla di strutturale e continuativo. Servirebbe un impegno duraturo», taglia corto il sindaco Bacci, piuttosto scettico sulle possibilità di salvataggio dei corsi. «Stiamo davvero facendo il possibile – riferisce il sindaco – La situazione è molto complessa. Abbiamo ipotizzato una strada da seguire, che richiederebbe un grosso sacrificio da parte dell`Università di Macerata. Cerchiamo di capire se è percorribile. Mi auguro di poter sciogliere la riserva nei prossimi giorni. Ci stiamo costantemente confrontando con i soci fondatori (Nuova Banca Marche, Banca Popolare di Ancona), esclusa ovviamente la Carisj che se ne è tirata fuori scegliendo unilateralmente di non versare più i 310 mila euro annui». Il sostegno della massoneria è accolto con piacere da Gabriele Fava, presidente della Fondazione Colocci: «Un plauso per la sensibilità del Circolo Nathan, ringrazio di questo importante segnale che spero venga raccolto con entusiasmo da altri». Il Comune garantisce circa 120 mila euro e altri 70 mila stanziati dalle due banche, ai quali si sommano i 50 mila euro della massoneria e della Carisj. Ne mancano altrettanti, al momento. (Matteo Tarabelli)