L’uomo, l’esoterismo, la spiritualità. A Brescia il ricordo di Ed Stolper
“L’indole della Massoneria – diceva Ed Stolper – è il collante del Massone per quel cemento dell’iniziazione che lega tutti i Massoni del mondo e che è responsabile della straordinaria sopravvivenza dell’Ordine, attraverso secoli di persecuzioni e grossolane deviazioni, senza mai cambiare una virgola dei suoi principi fondamentali, i quali oggi sono moderni come sempre e che si dimostrano popolari anche e soprattutto con i giovani”. Edward Eugene Stolper, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia e cinquant’anni di vita massonica, rivela con queste poche parole, espresse tanti anni fa, uno spirito contemporaneo, senza tempo, sempre vivace e attento ai cambiamenti. Rivela anche un grande amore per la Massoneria e i suoi principi che ha sempre seguito, anche in memoria di suo padre ucciso in un campo di concentramento nazista perché massone. Stolper ci ha lasciato nel 2003, a quasi novant’anni e con tantissime vicende da far ricordare, tramandando a chi lo ha conosciuto il senso di responsabilità e di rispetto verso uomini e cose che ogni persona di buona volontà deve avere. Senza etichette e per questo era stimato da tutti. L’occasione di parlare di lui, dentro e fuori l’Istituzione massonica, è data da un convegno pubblico organizzato a fine novembre dalla loggia del Grande Oriente d’Italia “Fraglia Ed Stolper” (1285) di Brescia che porta appunto il suo nome e celebra quest’anno dieci anni dalla fondazione. “L’Uomo, l’Esoterismo, la Spiritualità: l’esempio di Edward Stolper un bresciano particolare” è il titolo dell’incontro che si terrà a Brescia il 26 novembre (ore 16,30) nel Salone delle Rose dell’Hotel Vittoria e che vedrà la partecipazione del Gran Maestro Stefano Bisi. Tanti gli argomenti da affrontare che faranno luce sull’uomo ma anche sulla Massoneria in Italia e all’estero in mezzo secolo. Ed Stolper, uomo avventuroso e colto, lasciata la nativa Olanda, proiettò metà dell’esistenza in giro per il mondo e mise a servizio della Massoneria la sua conoscenza di culture diverse per favorire la fratellanza tra gli uomini. A Brescia trascorse gli ultimi anni della sua vita lasciando un ricordo indelebile.
Insieme al Gran Maestro, porteranno contributi al convegno la storica Emanuela Locci e il Grande Oratore Claudio Bonvecchio. In apertura sono previsti i saluti del maestro venerabile della Loggia Fraglia Ed Stolper, Matteo Apostoli, e del neo eletto presidente circoscrizionale della Lombardia, Antonino Salsone. Modera la giornalista Paola Zanoni.
Ed Stolper, il Gran Maestro onorario cittadino del mondo
Olandese, nato a Nieuwe Pekela il 13 luglio 1913, Edward Eugene Stolper, dopo gli studi universitari, lavorò come ingegnere meccanico alla Siemens di Berlino fino a quando le pressanti attenzioni della “Polizei” tedesca lo indussero a tornare nel suo paese. È il periodo che precede il secondo conflitto mondiale. Si trasferì nell’azienda paterna e poi, con il richiamo alle armi nella Marina olandese, fu su un incrociatore nell’Atlantico e nell’Oceano Indiano e successivamente su un sommergibile in Indonesia. Costretto a sfuggire ai giapponesi, nel 1942 arrivò in Sud Africa e qui diventò Ufficiale della Marina inglese.
Alla fine della guerra, Stolper scoprì che il padre, prigioniero in un campo di concentramento nazista, era stato fucilato nel 1944 perché massone. Decise di rimanere nel Sud Africa anglofono. Dopo un breve ritorno in Olanda, dal 1963 si stabilì in Italia per lavorare come rappresentante di industrie olandesi, prima a Milano e poi a Roma, collocandosi a riposo nel 1971 nelle colline cosentine e da lì a Brescia dove si è spento, dopo una lunga malattia, il 16 giugno del 2003. Le sue ceneri dimorano al Verano, nel Pantheon dei Gran Maestri e dei Grandi Dignitari del Grande Oriente d’Italia.
Nella sua vita lunga e movimentata, Ed Stolper ha fatto della Massoneria la ragione di vita mettendo a servizio dell’Istituzione la sua conoscenza di culture e lingue diverse (parlava e scriveva correttamente in olandese, italiano, inglese, francese e tedesco). Iniziato a Johannesburg il 21 aprile 1953 nella “Gordon Lodge” (804) della Gran Loggia di Scozia, si trasferì quattro anni dopo nella “Claremont Lodge” (931) di Città del Capo della stessa giurisdizione e poi nella Loggia De Troffel (137) di Hengelo in Olanda, appartenente al Grande Oriente dei Paesi Bassi. Giunto in Italia, Stolper diventò membro della Giosuè Carducci (10) di Milano e, nel periodo calabrese, delle logge cosentine Bernardino Telesio (951) e Berescith (1018), di quest’ultima fu maestro venerabile.Trasferitosi a Brescia, entrò a far parte della Leonessa Arnaldo (951) che lo ha avuto in piedilista sino alla fine dei suoi giorni. Nel Grande Oriente d’Italia Ed Stolper ha ricoperto cariche importanti. È stato Garante d’Amicizia, Gran Maestro Aggiunto e Gran Maestro Onorario (riconoscimento avuto sotto la gran maestranza di Armando Corona) continuando ad avere contatti ad alto livello con le Massonerie estere: significativa la sua designazione nel 1988 alla carica di maestro venerabile della prestigiosa loggia di ricerca “Quatuor Coronati” (2076) di Londra. Alla cerimonia di insediamento, alla Freemasons’ Hall della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, partecipò il Gran Maestro Corona, insieme ai vertici locali e a ben settanta esponenti del Grande Oriente d’Italia. Stolper è stato anche membro onorario della “St. Clair Lodge” (362) di Glasgow e della “Hiram Abif” (68) dell’Aja; in Italia figura nell’Albo d’Oro della Loggia “Cosmos” (282) di Palermo. Come Gran Maestro Aggiunto nella Giunta del Grande Oriente d’Italia guidata dal Gran Maestro Virgilio Gaito, fu basilare il suo impegno internazionale per ricucire le relazioni massoniche estere compromesse dall’affaire Di Bernardo.
Intensa anche la sua attività di studio e ricerca sulla Libera Muratoria. Per i suoi contributi Stolper fu insignito delle onorificenze dell’Ordine di Giordano Bruno, del Grande Oriente, e del “Norman B. Spencer Award” inglese, quest’ultimo per il miglior contributo di un membro della Corrispondence Circle alle attività di ricerca della Loggia Quatuor Coronati di Londra. Fondamentale per generazioni di aspiranti liberi muratori – ma anche per semplici curiosi – rimane il suo “Argomento Massoneria”, edito nel 1984 da Brenner, senza dimenticare la sua collaborazione alla nascita della Biblioteca del Grande Oriente d’Italia al Vascello, voluta dal Gran Maestro Corona, che oggi, dopo anni e grazie all’attività del Servizio Biblioteca, è punto di ritrovo per ricercatori di tutto il mondo.