Massoneria. ‘I registri sono ancora sigillati, e saranno aperti in nostra presenza’ | Cosenzainforma.it

“I registri degli iscritti alla Massoneria sequestrati dalla Guardia di Finanza su ordine della Commissione parlamentare antimafia verranno aperti in contraddittorio con la nostra presenza. Al momento sono sigillati, e, in ogni caso, la Commissione antimafia ha scritto che saranno secretati tutti i documenti e gli atti che hanno requisito dopo 14 ore e mezza di perquisizione, tra l’uno ed il due di marzo. Un’attività molto lunga, questa della perquisizione, alla quale noi abbiamo collaborato, ma che non abbiamo condiviso. Per questo faremo ogni azione per denunciare questo atto che riteniamo illegale”. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, l’Obbedienza massonica più numerosa del nostro Paese, e di cui la Calabria è una delle massime espressioni in Italia per numero di iscritti, Stefano Bisi, non ha dubbi sul lavoro della Commissione presieduta da Rosy Bindi: si tratta di un’azione che viola i diritti democratici. Lo ha ribadito anche stamattina, a Cosenza, durante la cerimonia dei fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, martiri dell’unità d’Italia, che erano giunti in Calabria per prendere parte ad una rivolta e che, invece, furono uccisi nel vallone di Rovito, alle porte di Cosenza, il 25 luglio 1844, e dove sorge oggi un monumento in loro memoria.

“Non abbiamo nulla da nascondere, e siamo aperti – continua Bisi – a tutti quelli che ci vogliono conoscere senza pregiudizi. Scopriranno il lavoro filantropico della nostra associazione ed il bene che facciamo in Italia e nel mondo. Così come scopriranno i valori morali che la Massoneria insegna ai tantissimi, e sono sempre di più, giovani che chiedono di entrare nelle nostre logge. Quei valori che, poi, i nostri iscritti trasportano nella società profana, nelle attività di ogni giorno ed in ogni ambito”.

Servizio e foto di Alessandro Noce



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