Il Gran Maestro: “Onoriamo le figure di Falcone e Borsellino. La libertà che auspicavano è la libertà che vogliamo”

Carissimi Fratelli,

ho ancora negli occhi e nel cuore la bella immagine di Gerace dove la Massoneria del Grande Oriente d’Italia ha mostrato con una folta e forte presenza il volto di una Istituzione che vuole farsi portatrice etica di valori e costituire esempio concreto del Ben Fare insieme ai cittadini della Locride rappresentati da 18 sindaci che hanno aderito con entusiasmo all’evento celebrativo organizzato per il 170° anniversario della fucilazione dei Cinque Martiri.

Da un territorio della Calabria spesso alla ribalta delle cronache ed anche ingiustamente emarginato del nostro Paese è partito un fortissimo messaggio di Libertà e di Legalità che non ha bisogno di slogan ma di azioni concrete e di fatti. La Libera Muratoria è sempre pronta a battersi per l’affermazione della legalità ed è contro ogni mafia o consorteria del malaffare. Così come intende stare al fianco delle Istituzioni che hanno rispetto della Costituzione e dei principi che essa promana per tutti i cittadini senza operare discriminazioni e distinzioni antigiuridiche.

Massima fedeltà allo Stato e immenso equilibrio nel valutare i fatti hanno costituito la costante bussola di magistrati a cui tutti noi dobbiamo tanto: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il 23 maggio ricorrerà il venticinquennale della strage di Capaci in cui Falcone, un eroe di tutti gli italiani, perse la vita, seguito poco tempo dopo dalla mano assassina che strappò all’Italia un altro bellissimo esempio di professionalità e coraggio.

Falcone un giorno pronunciò una frase che mi ha colpito: “il sospetto non è l’anticamera della verità ma quella della calunnia”. Parole che tutti dovrebbero sempre tenere presente prima di montare teoremi e operare magari atti che possono incidere gravemente sulla vita delle persone e delle libere associazioni.

Vorrei che il 23 maggio tutti i fratelli ne onorassero la figura con un pensiero in occasione delle tornate di Loggia in tutti gli Orienti dell’Ordine. Credo che sia un doveroso, necessario e costante atto da fare con il cuore per uomini che hanno pagato duramente la loro aspirazione alla Libertà.

Noi liberi muratori vogliamo ottenere quella stessa Libertà che auspicavano Falcone e Borsellino e pensiamo che bisogna trasmettere senza sosta ai cittadini del nostro Paese. A partire dalle scuole, palestre di tolleranza, e luoghi dove fare crescere il grande albero della cultura. Ma anche nei posti di lavoro dove l’uomo svolge la propria attività quotidiana e dove bisogna sensibilizzare le coscienze.

Uniamoci in catena nel ricordo di Falcone e Borsellino e continuiamo imperterriti a lavorare con forza e vigore nei nostri templi, certi che la nostra trasparenza e la nostra opera avranno alla fine un prezioso ed unico beneficio: quello del bene dell’Umanità.

Il Gran Maestro Stefano Bisi



Un commento a “Il Gran Maestro: “Onoriamo le figure di Falcone e Borsellino. La libertà che auspicavano è la libertà che vogliamo”

  1. Mi unisco al messaggio del G.M. ricordando un messaggio conseguente agli efferati delitti “le loro idee cammineranni sulle nostre gambe” , cari Fr.lli tutti ho vissuto i terribili momenti della strage Falcone, appena sposato 29.04.1992, trasferito residenza vicino il luogo della strage. I sentimenti che mi hanno avvolto di rabbia di impotenza poi si sono trasformati in lucido attaccamento alle istituzioni ed alla legalità onorando il sacrificio di tutti i martiri che si sono immolato per difenderla e per trasmetterla alle nuove generazioni. “Libertà, Uguaglianza, Fraternità ” T.F.A.

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