Tantissimo pubblico anche quest’anno presente alla rassegna Vascello Letterario che ha avuto un posto d’onore nel programma delle celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per la ricorrenza dell’Equinozio di Autunno e dello storico anniversario del XX Settembre con il pomeriggio del 19 settembre dedicato ai libri e ai loro autori. Una maratona culturale giocata su temi e generi diversi. L’evento si è svolto in collaborazione con il Servizio Biblioteca. Ecco i libri protagonisti.
►Gramsci e la Massoneria. L’intervento del leader comunista nel dibattito alla Camera sulla legge contro la Massoneria (Tipheret) ►Vita di Adriano Lemmi. Gli anni dell’esilio di Giuseppe Mureddu (Bagatto Libri) ►Il banchiere del Risorgimento. La storia di Enrico Cernuschi di Antonella Gazzetta (Mimesis) ►Mario Angeloni. Profilo biografico, documenti, testimonianze di Renato Traquandi (Volumnia) ►D’io di Francesco Caligiuri (Ferrari) ►Roma nascosta: dalla Roma dei Cesari a quella dei Papi e Roma Nascosta: dalla Roma Liberty a quella metropolitana (neaPolis) ►La bugia dell’alchimista. Il segreto della Porta Magica del Marchese Palombara di Jason D’Argot (La Lepre).
[su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]Gramsci e la Massoneria. L’intervento del leader comunista nel dibattito alla Camera sulla legge contro la Massoneria (Tipheret)[/su_highlight] A compimento di un’ininterrotta sequela di aggressioni e violenze contro uomini e sedi del Grande Oriente d’Italia, entrava in vigore il 26 novembre 1925 la legge sulla “Regolarizzazione dell’attività delle associazioni e dell’appartenenza alle medesime del personale dipendente dallo stato”, immediatamente definita dagli stessi giornali fascisti, e così passata alla storia, come la “legge contro la massoneria”. Prevedendo infatti il licenziamento degli impiegati civili e militari dello stato o di qualunque altra pubblica amministrazione “che appartengano, anche in qualità di semplice socio, ad associazioni, enti od istituti costituiti nel regno, o fuori, od operanti, anche solo in parte, in modo clandestino od occulto o i cui soci sono comunque vincolati dal segreto”, la legge rispondeva al deliberato proposito di infliggere un colpo mortale a un’istituzione ormai da tempo saldamente attestata sul versante dell’opposizione al governo Mussolini. Una legge le cui implicazioni illiberali sfuggirono allora a molti ma non a un osservatore dell’acume del deputato comunista Antonio Gramsci, il cui intervento alla Camera il 16 maggio 1925 costituì una lucida quanto coraggiosa denuncia della deriva liberticida che, con la messa in discussione del diritto d’associazione, si veniva a innescare. Prefazione di Stefano Bisi e introduzione di Santi Fedele. Il libro è acquistabile anche on line sul sito dell’editore Tipheret.
[su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]Vita di Adriano Lemmi. Gli anni dell’esilio di Giuseppe Mureddu (Bagatto Libri)[/su_highlight] Adriano Lemmi (1822-1906) fu stretto collaboratore di Mazzini e Kossuth, a contatto con Fabrizi, Saffi e Bertani e, dal 1860, con Garibaldi, Cattaneo e Crispi. Fu uno dei principali animatori del Partito d’Azione e dal 1885 al 1896 Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Questo saggio, seguendo la vicenda biografica dei suoi anni giovanili, ci introduce nella fitta rete di azioni e cospirazioni non solo mazziniane e, ripercorrendone con ampia documentazione d’archivio gli eventi, vuole colmare una lacuna storiografica che ha lasciato in ombra un protagonista del Risorgimento, sia nella fase pre-unitaria sia nel ventennio successivo. Lemmi risulta coinvolto in molti degli avvenimenti cruciali della storia dell’unità d’Italia: dalla difesa della Repubblica romana al moto di Milano del febbraio 1853, fino alla spedizione di Pisacane di cui fu il principale finanziatore. Dopo la spedizione dei Mille, contemporanea al suo rientro in Italia, la sua figura fu un punto di riferimento costante e sempre più influente. Giuseppe Mureddu, laureato in scienze politiche, ha insegnato Economia e Politica economica all’Università di Roma “La Sapienza”.
[su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]Il banchiere del Risorgimento. La storia di Enrico Cernuschi di Antonella Gazzetta (Mimesis)[/su_highlight] Un borghese di buona famiglia e fresco di laurea in diritto, con importanti relazioni sociali: la vita di Enrico Cernuschi sembra quella di molti giovani del suo tempo, se non fosse che presto prende una piega davvero straordinaria. Si lega alla storia segreta dell’Unità d’Italia, alla fondazione di una grande banca e alla storica istituzione di assistenza milanese “Martinitt”, di cui fu forse il più grande benefattore. Dalle Cinque Giornate di Milano alla fondazione del Museo Cernuschi di Parigi, la vita straordinaria del banchiere filantropo, patriota, è un susseguirsi di colpi di scena, scalate economiche e grandi gesti di generosità per il proprio Paese e il proprio popolo. Antonella Gazzetta, laureata in Scienze e Tecniche della Comunicazione all’Università dell’Insubria di Varese dove vive e lavora. Le piacciono le storie: ma le storie quelle vere! Affascinata dallo scalpiccio dei bambini, figli di tutti e di nessuno che si sono prodigati tra innumerevoli difficoltà pur di riscattarsi dalle loro origini sociali.
[su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]Mario Angeloni. Profilo biografico, documenti, testimonianze di Renato Traquandi (Volumnia)[/su_highlight] Mario Angeloni (Perugia 1896 – Huesca 1936) è stato un esponente dell’antifascismo italiano. Fu anche massone. Repubblicano mazziniano, valente ufficiale, fu combattente nella prima guerra mondiale, come artigliere. Durante la ritirata di Caporetto si distinse per l’abnegazione e il coraggio con cui affrontò la situazione, salvando decine di commilitoni, che stavano ripiegando. Per quell’episodio gli fu conferita la medaglia d’argento. Si oppose al fascismo come dirigente del Partito repubblicano e nel 1924 costituì l’associazione clandestina Italia libera. Arrestato, fu inviato al confino a Lipari, poi a Ustica e infine a Ponza. Emigrato a Parigi nel 1932, conobbe i fratelli Rosselli, con i quali operò una stretta collaborazione. Prese parte alla guerra civile spagnola e insieme a Carlo Rosselli costituì la prima colonna militare di volontari italiani impegnati a fianco della Repubblica. Cadde in battaglia il 28 agosto 1936. Il libro ha la postfazione di Valdo Spini. Renato Traquandi è un fervente politico mazziniano repubblicano, con un passato di grande impegno politico iniziato nel 1956, quando in occasione della rivolta del popolo ungherese contro l’occupazione dell’Unione Sovietica partecipa alle manifestazioni studentesche di solidarietà nei confronti del popolo magiaro. Aderisce al movimento politico Unione Democratica Nuova Repubblica, fondato da Randolfo Pacciardi, che propugna una revisione costituzionale dell’Italia in senso presidenziale. Di Pacciardi, Traquandi ha scritto la biografia. Fino al 2011 ha fatto parte del Consiglio Nazionale del Pri. Ha collaborato come notista politico a Nuova repubblica e L’Italia del popolo. È autore anche di “Cento foglie di edera” e “Le strategie vaticane”.
[su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]D’io di Francesco Caligiuri (Ferrari)[/su_highlight] Il romanzo di Francesco Maria Caligiuri ha una doppia indicazione già dal titolo. È non solo un romanzo ma anche un excursus orientato a rompere il confine accademico tra letteratura e filosofia, attraverso riflessioni esistenziali e vuoti-domande che attendono il pieno-risposte. Con una trama ricca di riferimenti letterari e musicali in sintonia con il mood del libro, l’autore tesse un intreccio in cui nessuna cosa ha confini certi o definizioni possibili. Sul filo teso di una scrittura ironica e fluida prendono corpo la ricerca della felicità (in un mondo infelice) e la passione dell’irraggiungibile, attraverso le vicende emozionali di un insegnante di filosofia, protagonista/narratore, chiuso in un altero disagio esistenziale e di una giovane Asperger intrigante e magnetica. Una storia sorprendentemente semplice/complessa, perfettamente congegnata, che colpisce, investe e rapisce fino alla fine. Francesco Maria Caligiuri è uno scrittore calabrese innamorato di Roma, dove vive e scrive. Osserva il mondo, ne cattura i dettagli, azzerandone le distanze, per scrivere ironiche storie filosofiche. Nel 2013 il suo romanzo d’esordio “La totalità dei fatti” (Ferrari Editore) ha ricevuto consensi favorevoli dalla stampa e dai lettori.
[su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]Roma nascosta: dalla Roma dei Cesari a quella dei Papi e Roma Nascosta: dalla Roma Roma Collezionista a quella metropolitana (NeaPolis)[/su_highlight]Le due guide rappresentano la nascita di una pubblicazione inedita: un insieme eterogeneo tra la guida turistica e la rivista d’arte. Infatti, alla classica guida turistica caratterizzata da parti descrittive e dimensione storica, sono stati aggiunti anche contenuti ispirati a quei programmi televisivi che uniscono il taglio giornalistico al fascino della scoperta. L’iniziativa è stato realizzata dall’Associazione Neapolis con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – e della Regione Lazio, attraverso il Piano Annuale Interventi in favore dei giovani, Azione Bando delle Idee. Nella parte che riguarda Roma Risorgimentale è stata ampiamente trattata e descritta Villa Il Vascello.
[su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]La bugia dell’alchimista. Il segreto della Porta Magica del Marchese Palombara di Jason D’Argot (La Lepre)[/su_highlight] L’appassionata ricerca della pietra filosofale ruota intorno a una porta di pietra, che ancora oggi a Roma, in piazza Vittorio, sfida la curiosità del viandante. Due storie parallele si intrecciano in questo romanzo. La prima ha inizio nel Seicento: il marchese Massimiliano Palombara fa incidere i misteriosi simboli alchemici che ancora oggi appaiono sulla porta e incontra personaggi come la regina Cristina di Svezia e Athanasius Kircher, nel tentativo di realizzare una ricetta per l’immortalità. La seconda, quasi quattrocento anni dopo, coincide con la vicenda di Cristina, una ricercatrice che insegue quelle antiche tracce, cercando di svelarne il disegno con coraggio e determinazione. Un gioco di specchi tra passato e presente, una partita a scacchi con il destino, in bilico tra Opera alchemica e indagine psicologica, con un sorprendente ribaltamento di ruoli nel teatro del mondo. Ogni indizio sarà utile per risolvere l’enigma che il marchese, con sorriso ermetico, ha consegnato alla posterità: poiché, se la verità è indicibile, nulla è più luminoso di una bugia. La realizzazione del libro è stata resa possibile anche dalle ricerche bibliografiche di Maria Fiammetta Iovine, che di concerto con il misterioso e “alchemico” autore Jason d’Argot ha lavorato alla stesura del testo. Jason d’Argot nasce a Smirne nel 440 d.C. e realizza la Pietra Filosofale verso l’anno 507. Dedica la prima parte della sua lunghissima vita agli studi sulla palingenesi. Per oltre seicento anni fa perdere le sue tracce e non si sa nulla di lui. Nel 1210 conosce Francesco d’Assisi ed entra a far parte della comunità francescana della Verna. Nel 1423 si trasferisce a Firenze, dove dipinge alcuni notevoli capolavori, assumendo l’identità di un noto pittore rinascimentale. Scompare nuovamente per alcuni anni, poi riappare a Londra nel XVI secolo e pubblica alcuni trattati scientifici che ispirarono sia Robert Boyle che Isaac Newton. Nel 1652, durante un viaggio a Roma, conosce Massimiliano Palombara. Tra il XVII e il XIX secolo è tra gli autori del manifesto rosicruciano “Fama Fraternitatis” e fonda numerose obbedienze di ispirazione framassonica. Alla fine del XX secolo sparisce misteriosamente dopo aver fatto parte, sotto falso nome, di vari governi europei. Innumerevoli e universalmente apprezzate sono le sue opere letterarie, poi attribuite ad altri, i cui nomi l’autore ci ha vietato di rivelare.
Un commento a “XX Settembre. Vascello Letterario, incontro con gli autori”