Cerimonia di consegna domenica 17 settembre al Vascello dei Premi Treves. Il prestigioso riconoscimento, giunto alla XII edizione, riservato ai giovani e che mira a promuovere riflessioni su spirito e necessità dei nostri tempi affiancando al tema specifico della Libera Muratoria argomenti di attualità, pensiero, simboli e valori di oggi, è diviso in due sezioni: la prima – sezione A- riservata alle tesi di laurea, di dottorato o a studi inediti sulla Libera Muratoria; la seconda, che è una novità di quest’anno,- sezione B- agli studenti dell’ultimo triennio degli istituti di istruzione di secondo grado (liceo, istituto tecnico, istituto di formazione professionale ecc.) autori di un componimento, su uno dei tre temi indicati nel bando, della lunghezza compresa tra le 1500 e 5000 parole.
Sezione A
La vincitrice del primo premio della sezione A, consistente in 1500 euro, è stata Cornélie Mathys, brillante ricercatrice belga per l’opera “La Bibliothèque de Propagande (1903-1914): un outil efficace pour l’anticléricalisme ?”, che “attraverso una attenta disamina – si legge nelle motivazioni- ricostruisce una pagina estremamente significativa della battaglia condotta in Belgio dalle forze democratiche e progressiste per la sempre più compiuta realizzazione della laicità dello Stato.
Il secondo premio di 1.000 euro è stato assegnato all’opera “Francesco Saverio Salfi. Un patriota calabrese per l’Italia e per l’Europa”, presentata da Giuseppe Emanuele Granata, un lavoro che “sulla scorta di una attenta ricognizione bibliografica e di un oculato utilizzo delle fonti archivistiche –ha sottolineato la giuria- ricostruisce compiutamente l’itinerario politico e massonico di un patriota calabrese sino ad ora poco studiato”.
A Carlotta Andrea Buracchi Bresciani è stata conferita una menzione speciale per l’opera “Sorelle d’Italia. La Massoneria femminile italiana nel contesto europeo” che “analizza con ricchezza di documentazione e con acume critico un tema di sicuro interesse quale quello della iniziazione femminile”.
Sezione B
Per la sezione B sono stati assegnati quattro premi di 500 euro ciascuno agli studenti Federica Russo per il tema “Migliorare noi stessi per migliorare il mondo”; Vincenzo Straface per il tema “Migliorare noi stessi per migliorare il mondo”; Luca Passarini per il tema “Associazionismo e giovani: alla riscoperta della dignità dell’uomo” (inserito nella traccia “Migliorare noi stessi per migliorare il mondo”); Francesco Federici per il tema “La cultura come antidoto alle invasioni barbariche”.
Inoltre, a latere del Premio Treves, la Giunta del Grande Oriente d’Italia, nella seduta dello scorso 14 luglio, ha deliberato di assegnare una menzione speciale e un premio di 500 euro alla tesina di maturità dal titolo: “La Massoneria” presentata da Antonio Milone, che ha intervistato il Gran Maestro Stefano Bisi e ha cercato di analizzare il modo in cui la Libera Muratoria viene comunicata dai media.
A consegnare i Premi i due giurati Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, che ha ricordato la figura di Treves e Santi Fedele, Gran Maestro Aggiunto, che ha spiegato lo spirito del prestigioso riconoscimento, che evidenzia l’attenzione dei Liberi Muratori per le nuove generazioni e il costante interesse per l’educazione e la cultura che ricalca l’impegno della Massoneria storica del nostro Paese e di suoi prestigiosi esponenti nelle scuole, nelle università e nelle istituzioni pubbliche.Presente alla cerimonia Paola Treves, nipote di Giacomo.
Giacomo Treves, al quale è intitolato il prestigioso riconoscimento, fu uno dei componenti del «Comitato Segreto» che preparò, nel settembre 1919, l’impresa dannunziana di Fiume; attività testimoniata dalle carte che i figli Eugenia e Giorgio hanno donato nel 1991 al Grande Oriente d’Italia con la richiesta di istituire, a suo nome, borse di studio per ricerche sulla Massoneria in Italia e all’estero. Nel tempo la selezione ha valorizzato molte opere in varie discipline. Giacomo Treves nacque a Torino il 1° aprile 1882 ed entrò giovanissimo nell’Istituzione massonica alla quale dedicò tutta la vita. Fu maestro venerabile della storica Loggia Ausonia di Torino e all’epoca di Trieste italiana alla fine del primo conflitto mondiale, fondò il 15 dicembre 1918, con altri 8 fratelli, la Loggia Guglielmo Oberdan ricoprendo la carica di Secondo Sorvegliante.
Il fondo Treves, ordinato e conservato dall’Archivio Storico del Grande Oriente d’Italia, raccoglie le carte che documentano l’impresa di Fiume attraverso lettere, fotografie, giornali d’epoca, cartoline.