«Vogliamo ricordare – scrive il Gran Maestro Stefano Bisi in una nota – che qualche mese fa il capo della Procura di Catanzaro, Nicola Gratteri, in dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa, aveva esplicitamente detto che le indagini non riguardavano le logge regolari e le sue parole testuali erano state queste: “stiamo parlando della Massoneria deviata, cioè di quelle logge massoniche non riconosciute da Palazzo Giustiniani”. Intervistato in studio il procuratore ha ribadito il ruolo della massoneria deviata. Rassicuriamo, inoltre, il dottor Gratteri sulla richiesta dei certificati penali che viene fatta ad ogni aspirante massone. E sulla questione era intervenuto pure il Procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti parlando di “Massoneria occulta, deviata, ben diversa da quella ufficiale”».
Massoneria, Bisi replica alla Bindi: “Faccia i nomi, basta caccia alle streghe”