Ancona. Unità, ordine e partecipazione sono le parole che meglio descrivono il successo riscosso dalla “Festa della Luce”, tornata a logge riunite del Collegio Circoscrizionale dei MM.VV. delle Marche organizzata lo scorso 19 dicembre in occasione del Solstizio d’inverno e per celebrare il terzo anniversario della nuova Casa Massonica di Ancona, che ha visto la partecipazione straordinaria del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi.
L’impeccabile organizzazione dei fratelli anconetani ha permesso di gestire al meglio i numerosi fratelli accorsi da tutta la regione e di accogliere, oltre a Gran Maestro Bisi, ospiti d’eccezione come il Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino Emidio Troiani e come il presidente del Collegio Circoscrizionale dei MM.VV. dell’Abruzzo Andrea Ricci.
Dopo l’ingresso rituale e l’apertura dei lavori la tornata in grado di apprendista per la celebrazione della ricorrenza di San Giovanni Evangelista e del Solstizio d’Inverno è stata rievocata grazie al suggestivo rituale coordinato da Odo Scalpelli, presidente del Consiglio dei MM.VV. dell’Oriente di Ancona, Osimo, Senigallia. “In questa serata speciale celebriamo il momento in cui il sole si trova nel punto più basso dell’eclittica– afferma Scalpelli – e tale ricorrenza è la rappresentazione per eccellenza della nascita. Già nell’antica Persia in tale data di celebrava la nascita di Mitra mentre nell’antico Egitto quella di Horus, figlio di Iside ed Osiride”.
A seguire la parola è stata concessa al fratello E.B., che per l’occasione ha scolpito la tavola “Palcoscenico Iniziatico” in cui viene presentata l’originale similitudine tra i riti della massoneria e la rappresentazione teatrale dell’antica Grecia in cui l’attore cercava la catarsi per far cadere la “maschera” profana. Quindi il teatro è il mondo che ci circonda, gli attori siamo noi esseri umani che calchiamo il palcoscenico e interpretiamo la nostra parte, il soggetto è rappresentato dai doveri e dalle prove mentre la Libera Muratoria è la compagnia teatrale che lavora sul palcoscenico, il nostro tempio. I nostri sensi ci consentono di cogliere unicamente la dimensione tangibile ovvero quella della terra, perché è l’unica che possiamo vedere, sentire, assaporare, toccare ed annusare. Tutto ciò che sfugge ai nostri sensi, ovvero il sovra-sensibile, viene ignorato. Ma in questo nel tempio i simboli ed i riti sono un punto di contatto con le dimensioni sovra-sensibili e ci consentono di cogliere ciò che va oltre la nostra percezione identificandolo come influenza spirituale.
Una metafora, quella trattata, particolarmente apprezzata dal presidente del Collegio Marche Fabrizio Illuminati che nel suo intervento ha ricordato che “ciascuno di noi indossa simbolicamente una “maschera”, che nasconde la nostra reale identità e mostra, con cura nei dettagli ed attenzione ad ogni particolare, il personaggio che dobbiamo interpretare” e quindi “un cambiamento interiore si rende necessario e con l’iniziazione massonica dovremmo essere in grado di cogliere la differenza che esiste tra la maschera che ciascuno di noi indossa in qualità di attore e ciò che si trova nel profondo della nostra interiorità”. Illuminati ha poi concluso caldeggiando vivamente la proposta del Gran Maestro di istituire la Giornata della Fierezza Massonica invitando tutti i presenti ad aderire.
Il Gran Maestro Stefano Bisi ha tracciato le conclusioni della tornata congratulandosi con tutti i fratelli per le ottime condizioni in cui ha trovato la Casa Massonica inaugurata da lui stesso esattamente tre anni prima e con la città di Ancona per aver avuto la lungimiranza di aver intitolato una piazza al massone Ugo Bassi.