Grande afflusso al monumento al XX Giugno, poco prima della mezzanotte. Sono confluiti molti esponenti delle libera muratoria, reduci da un’interessante conversazione storica sul monumento di Giuseppe Frenguelli, tenuta presso il tempio massonico di corso Cavour. Si contano sulle dita di una mano i non appartenenti alla fratellanza: la Perugia “civica” trascura la propria storia?
Una delle corone
Il monumento è “in fiore”. Garofani rossi sulla canna del fucile, un mazzo fra le braccia del secondo patriota, corone d’alloro di diverse logge del Goi. Allo scoccare delle 24, l’inno europeo, quello nazionale e quello massonico. Prende la parola Luca Nicola Castiglione, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili dell’Umbria, fratellanza di Palazzo Giustiniani. Fa appello ai valori di libertà, ricorda il centenario dalla nascita del “fratello” Nelson Mandela e riferisce su alcune recenti iniziative, come l’illuminazione del campo sportivo di Norcia.
Scorcio col matitone di San Pietro
Quindi propone tre interessanti azioni a favore della città. La segnalazione di PerugiaToday sullo stato di salute del monumento è andata a buon fine. “Nel 2019 – dice Castiglione – saranno 160 anni da quel tragico evento del 1859 e 110 dalla realizzazione del monumento. L’opera mostra segni di degrado e ammaloramento: occorre intervenire”. “Siamo disponibili a farci carico – aggiunge – della necessaria opera di restauro, proponendoci come primi e consistenti sottoscrittori di un crowdfunding da realizzare allo scopo”.
Poi una seconda buona notizia: la Massoneria si è impegnata a pagare il restauro del fondo librario Guardabassi, giacente presso la Biblioteca comunale Augusta, e sono stati già presi gli opportuni contatti per rappresentare questa disponibilità.
Il discorso del presidente circoscrizionale Castiglione
Terza novità, rivelata in privato colloquio col cronista: al Frontone verrà posizionato un busto marmoreo a Guglielmo Miliocchi, che sarà il primo di una serie di dovuti omaggi ai grandi perugini, patrioti e difensori dei valori ai quali si ispira da sempre la civitas del Grifo. Una gamma di proposte che – comunque la si pensi – portano onore e rispetto per la nostra storia.
Esecuzione degli inni