La speranza è un sogno fatto da svegli, diceva Aristotele, un sogno che costringe l’uomo a essere vigile laddove vorrebbe abbandonarsi all’immaginazione che nasce da un sonno tranquillo. Utilizziamo queste parole per creare una metafora e parlare della nostra bella Italia chiedendoci: possono gli Italiani fare sonni tranquilli e lasciarsi andare a bei sogni?
Il dibattito “L’Italia delle speranze” in programma il 22 settembre al Vascello, dalle ore 10 e 30, vuole partire da questo interrogativo per valutare la fiducia degli Italiani verso il futuro e la portata delle loro speranze. Vuole individuare i loro desideri per tentare di realizzarli concretamente. Ma come? L’incontro, che si svolge nell’ambito delle tradizionali celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per il XX Settembre, sarà animato da esperti alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi al quale sono state affidate le conclusioni. Porteranno contributi: Massimo Carpinelli, fisico, Rettore dell’Università di Sassari; Gian Maria Fara, sociologo, presidente dell’Eurispes; Ernesto Galli della Loggia, storico dell’Università di Perugia ed editorialista del “Corriere della Sera”; i giornalisti Alessandro Giuli e Giancarlo Loquenzi; Piergiorgio Odifreddi, matematico e divulgatore scientifico.
“Di fronte a scenari imprevedibili – scrive il Gran Maestro nel Manifesto del Grande Oriente d’Italia per il XX Settembre di quest’anno – e con una politica che tende più a dividere e creare diversità e diseguaglianze, mentre si dovrebbe privilegiare esclusivamente la strada del dialogo e dell’unione delle forze per il bene comune, parlare di speranza può sembrare persino eccessivo. Ma noi, Massoni del Grande Oriente d’Italia, crediamo che insieme si possa e si debba percorrere la strada dell’ottimismo e che sia necessario lavorare fianco a fianco per il bene dell’Italia. Bisogna sapere uscire dagli schemi del fatalismo, guardare la realtà pur difficile e rimboccarsi concretamente le maniche”.
Questo è lo spirito dell’incontro, aperto a tutti, che vuole rinnovare l’entusiasmo di un’epoca, quella che ha fatto nascere l’Italia unita e poi democratica, dedicando alla nostra bella patria, che può e deve crescere, i migliori pensieri.
Ingresso libero al Vascello.
I protagonisti del convegno
Massimo Carpinelli. Fisico, è Rettore dell’Università degli Studi di Sassari. Dal 2011 presiede la Commissione Nazionale V dell’INFN, impegnata nella ricerca tecnologica. Nato a Benevento nel 1964, Carpinelli è professore ordinario all’Università di Sassari, dove è stato preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Durante la sua carriera, ha svolto attività di ricerca nell’ambito della fisica delle alte energie, in particolare nello sviluppo di nuovi rivelatori di particelle. Ha lavorato in grandi progetti e collaborazioni internazionali, tra cui il rivelatore Aleph al Cern di Ginevra e l’esperimento Babar allo Slac della Stanford University, in California.
Gian Maria Fara. Sociologo, ha fondato e presiede, dal 1982, l’Eurispes, Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali. Nel corso degli anni ha insegnato presso Università di Roma “Sapienza”, l’Università di Salerno, l’Università di Teramo, la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, la Luiss e la Lumsa di Roma. Dal 1999 al 2004 è stato Presidente dell’Ipsema (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo). Dal 1990 al 2011 è stato membro del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali. È membro del Comitato scientifico dell’Istituto per l’Europa dell’Accademia delle scienze di Russia e del Comitato Scientifico della Fondazione Italia-Usa. È Vice presidente dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare di Coldiretti.
Ernesto Galli della Loggia. Storico e pubblicista italiano, nato a Roma nel 1942, è professore di storia dei partiti politici presso l’Università di Perugia (dal 1987), collaboratore e editorialista del quotidiano “La Stampa” e poi del “Corriere della Sera”, è stato cofondatore e condirettore, fino al gennaio del 1998, della rivista “Liberal”. Dal 2005 è professore ordinario di storia contemporanea e preside della facoltà di filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Tra le sue opere si segnalano: “Il mondo contemporaneo”, 1945-1980 (1982); “Lettera agli amici americani” (1986); “Modus vivendi” (1992); “Intervista sulla destra” (a cura di L. Caracciolo, 1994); “La morte della patria” (1996); “L’identità italiana” (1998); “Vent’anni d’impazienza” (2001). Più recentemente ha pubblicato “La morte della patria: la crisi dell’idea di nazione tra Resistenza, antifascismo e Repubblica” (2003); “Due nazioni: legittimazione e delegittimazione nella storia dell’Italia contemporanea” (in collaborazione con L. Di Nucci, 2003); “L’identità italiana” (2005); “Calendario: un anno in Italia” (2008); “Confini” (con C. Ruini, 2009); l’antologia “Poesia civile e politica dell’Italia del Novecento” (2011); “Europa perduta?” (con G. Amato, 2014); “Senza la guerra” (con L. Caracciolo, M. Cacciari, E. Rasy, 2016); “Credere, tradire, vivere” (2016); “Il tramonto di una nazione. Retroscena della fine” (2017); “Speranze d’Italia. Illusioni e realtà nella storia dell’italia unita” (2018).
Alessandro Giuli. Nasce a Roma il 27 settembre del 1975. Maturità classica e studi filosofici, è giornalista professionista dal 2004. Ha cominciato alla redazione del Foglio rosa del lunedì con Giorgio Dell’Arti. Poi è entrato al Foglio quotidiano come redattore di politica interna, vicedirettore del quotidiano di Giuliano Ferrara dal 2008, poi condirettore fino al 2017. Ha diretto il settimanale Tempi fino a novembre dell’anno scorso. Oggi fa l’autore televisivo e l’editorialista per i quotidiani Libero, il Tempo e il Corriere dell’Umbria, e per il sito Linkiesta. Ha pubblicato una plaquette di poesie, un racconto ermetico e un pamphlet sulla destra postfascista: “Il passo delle oche” pubblicato da Einaudi.
Giancarlo Loquenzi. Giornalista, conduce “Prima di domani” e “Zapping 2.0” su Rai Radio1. Ha fondato nel 2007 e diretto per 5 anni il quotidiano on-line della Fondazione Magna Carta, L’Occidentale. E’ stato anche direttore di “Radio Radicale” e caporedattore di “Radio 24”. Nella carta stampata ha lavorato per l’Indipendente, Liberal (vicedirettore) e Il Foglio. (di cui è stato tra i fondatori) Liberal (vicedirettore). Dal 2003 al 2007 è stato capo ufficio stampa del Senato.Vive a Roma.
Piergiorgio Odifreddi. Ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica. Eminente studioso di logica e matematica, è docente presso la Cornell University e l’Università di Torino. Collaboratore di «Repubblica» (per 18 anni fino ad aprile 2018) «L’Espresso», «Le Scienze» e «Psychologies», dirige per Longanesi la collana di divulgazione scientifica «La Lente di Galileo». Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, tra le quali, come ospite fisso, a Crozza Italia su La7. Ha vinto nel 1998 il Premio Galileo dell’Unione Matematica Italiana, nel 2002 il Premio Peano della Mathesis e nel 2006 il Premio Italgas per la divulgazione. Polemista acuto e brillante, spazia con padronanza dalla critica religiosa, storia della scienza, filosofia, politica, esegesi, filologia e saggistica varia alla divulgazione scientifica ed è salito alla ribalta con le accese dispute seguite al suo “Il Vangelo secondo la Scienza” (1999). Tra gli altri suoi libri ricordiamo la trilogia logica “C’era una volta un paradosso, Il diavolo in cattedra” (Einaudi, 2001 e 2003) e “Le menzogne di Ulisse” (Longanesi, 2004), la trilogia geometrica “C’è spazio per tutti”, “Una via di fuga” e “Abbasso Euclide!” (Mondadori, 2010, 2011 e 2013), la trilogia biografica “In principio era Darwin” (Longanesi, 2009), “Hai vinto, Galileo” (Mondadori, 2009) e “Sulle spalle di un gigante” su Newton (Longanesi, 2014) e il volume scritto con Benedetto XVI “Caro papa teologo, caro matematico ateo” (Mondadori, 2013). Per Rizzoli ha pubblicato “Come stanno le cose” (2013), “Il museo dei numeri” (2014), “Il giro del mondo in 80 pensieri” (2015), “Il dizionario della stupidità” (2016), “Dalla Terra alle lune” (2017), e “La democrazia non esiste” (Rizzoli, 2018).
Un commento a “XX Settembre 2018. Sabato 22 settembre dibattito al Vascello per parlare delle speranze degli italiani”