“Trovo che il ddl che obbliga i parlamentari a dichiarare l’eventuale appartenenza a logge massoniche, piuttosto che affermare i principi di trasparenza, possa invece alimentare la cultura del sospetto nei confronti proprio della massoneria che, lungi dall’essere una società segreta, esprime al contrario l’impegno etico degli iscritti ad essere costruttori di una società migliore. Voterò contro questo ddl perché la massoneria è un’organizzazione assolutamente legale e i registri degli appartenenti sono conosciuti alle Prefetture. L’obbligo di riservatezza ed obbedienza richiesto agli iscritti non può mai violare le leggi e la Costituzione. Per questa ragione le argomentazioni rese dall’onorevole Fava non trovano alcun fondamento. Brandire l’arma della trasparenza per far votare una legge assurda merita un’opposizione netta. Sui diritti di ciascun cittadino di potersi associare a qualsiasi organizzazione legittima non si
possono accettare compressioni. All’onorevole Fava voglio ricordare che gli ideali, i valori di libertà, i principi morali della massoneria, sono e restano gli stessi che hanno ispirato l’azione politica dei padri della storia del nostro risorgimento colonna portante dello stato repubblicano”.
La dichiarazione è di Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana. Parte da qui la tensione sviluppatasi in aula all’Ars alla discussione della proposta di legge, targata Claudio Fava, che imporrebbe ai deputati di dichiarare la propria appartenenza a una Loggia….
La massoneria blocca i lavori dell’Ars, tensione fra i deputati: se ne riparla oggi