Musica è…Detta così può sembrare il richiamo di una vecchia e bella canzone di Eros Ramazzotti, ma accompagnata dalle parole Europa e Libera Muratoria diventa un evento, una tavola, una battaglia del libero pensiero, che viaggiando attraverso le note di Mozart è arrivata lo scorso 25 novembre all’Hotel Marriott di Milano. Una tornata in grado di apprendista delle logge del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Lombardia che ha visto la partecipazione del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, e di oltre 700 fratelli.
Durante i lavori è stata scolpita da Giacomo Fornari la tavola “Musica-Europa-Libera Muratoria”, musicata dai maestri Marco Giovanetti (Maestro Venerabile della Pontida . di Bergamo) al pianoforte, Roberto Trainini al violoncello e dal tenore Erlendur Thor Elvarsson. Il suo messaggio, che ha emozionato visibilmente i partecipanti, parte da lontano, dalla seconda metà del XVIII secolo, in un’Europa culla della saggezza musicale che si ritrovò in quel “Flauto Magico”, Singspiel di Wolfgang Amadeus Mozart, che divenne per il grande musicista austriaco la chiave d’accesso massonica alla realtà dei suoi tempi. Un capolavoro musicale realizzato da uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, un genio che visse la libera muratoria attivamente e in piena libertà nonostante la sua iscrizione alla massoneria gli avesse procurato non pochi problemi, come l’abbandono di quella parte della nobiltà che lo aveva fino ad allora sostenuto.
In questa mattina ricca di emozioni il Gran Maestro ha voluto raccontare quelle vissute da lui a Panama dal 14 al 17 novembre, durante la XVI Conferenza Mondiale delle Grandi Logge Regolari, che lo hanno fatto ritrovare oltre i confini del Vecchio Continente per denunciare all’intero mondo massonico il clima massofobico italiano, conquistandosi la solidarietà dei fratelli di tutto il pianeta. “Durante la conferenza di Panama – ha detto Bisi – c’erano varie sessioni e ciascuna prevedeva la lettura di varie relazioni. In una di queste sessioni ho chiesto la parola, e dinanzi ai Gran Maestri presenti si accumulavano progressivamente dentro di me sentimenti contrastanti, perché se da una parte sapevo la responsabilità che avevo in quel momento, dall’altra ero conscio che non fosse così automatico far comprendere all’estero il clima massofobico italiano. Ma sapevo di avere con me 23mila fratelli ed ero certo quindi di fare la cosa giusta raccontando quello che i liberi muratori italiani stavano subendo nel loro Paese, anche se con dignità e fierezza. Alla fine posso dirvi che non siamo soli, perché le Gran Logge del mondo hanno dichiarato solidarietà al Grande Oriente d’Italia. Inoltre proprio ieri ci è arrivata la richiesta di aderire alla Conferenza Massonica Interamericana, composta da 90 logge. Un segno di riconoscimento di cui dobbiamo andare fieri”.
Bisi ha poi voluto evidenziare una dichiarazione del nuovo Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Nicola Morra, importante per la massoneria italiana perché potrebbe rappresentare un segno di discontinuità con la precedente Commissione presieduta dall’onorevole Rosy Bindi. “Il nuovo Presidente – ha sottolineato il GM –non ha detto, come chi lo ha preceduto, di volere gli elenchi degli iscritti, bensì una cosa diversa che, se non cambierà in corso d’opera, sento anche di condividere. Vogliono creare una commissione che studi la massoneria e il perché con gli anni si siano moltiplicate le logge deviate. Ha fatto dunque un distinguo importante. Noi – ha precisato Bisi – siamo disponibili a dare tutte le informazioni necessarie perché quello che non vogliamo, e l’ho detto da sempre, è che si pretendano i nostri elenchi. Perché noi non li daremo mai. Perché non è giusto!”.
Sempre in merito alla massofobia presente in Italia, il Gran Maestro ha rassicurato che il GOI sta combattendo anche quella mostruosa legge siciliana che impone ai deputati regionali siciliani di dichiarare se sono iscritti a logge massoniche. Ma anche in questo caso ha evidenziato che “non siamo soli”, in quanto due deputati, non massoni, della stessa assemblea (ARS), impugneranno questo provvedimento dinanzi alle istituzioni competenti. Bisi ha ricordato che persino uno scrittore famoso come Maurizio De Giovanni, noto giallista e autore de I Bastardi di Pizzofalcone, ha espresso meraviglia per questo accanimento nei confronti della massoneria. Il GM ha messo però sul piatto la risposta più importante a tutte le accuse che offendono la dignità della libera muratoria italiana: la catena d’unione. “Perché la catena d’unione sa fermare anche il vento e noi – ha concluso Bisi – abbiamo le forze interiori per indirizzare questo vento”.
La tornata è stata arricchita dall’intervento del Grande Oratore Fr. Claudio Bonvecchio che, ricordando il difficile presente e passato vissuto dalla massoneria, non ha escluso che il futuro possa esserlo altrettanto. “Ma come nel passato – ha detto Bonvecchio – riusciremo a venirne fuori se saremo uniti come una falange, testimoniando giorno dopo giorno, nella vita sociale, personale e familiare la grande importanza della libera muratoria”. Bonvecchio ha ringraziato Bisi precisando che “mai nella storia della massoneria italiana, con la parentesi del fascismo, un Gran Maestro ha dovuto soffrire, sopportare e combattere quanto lui”.
Autentica gratitudine da parte del Collegio lombardo al Gran Maestro è stata espressa dal suo presidente Tonino Salsone che gli ha donato un libricino sulla Costituzione italiana rappresentativo di quanta opera e importanza i Liberi Muratori abbiano esercitato per la costruzione dello Stato unitario e della Repubblica Italiana. “Abbiamo pensato di ideare – ha detto Salsone – un libricino di ciò che è stato il Grande Oriente per l’unità d’Italia, la Carta Costituzionale e la Repubblica, in cui viene illustrato, con una grafica accattivante, quello che ha significato la libera muratoria per questo Paese. Si parte da Garibaldi per arrivare alla Repubblica e al padre della commissione che scrisse la Costituzione, Meuccio Ruini, per sottolineare il grande sforzo dei liberi muratori che hanno reso grande l’Italia”. Salsone ha poi spiegato perché quest’anno si sia voluto parlare di Europa e Massoneria e di quell’elemento che li unisce: la musica. Il Presidente del Collegio ha ribadito senza equivoci che “è necessario che l’Europa non sia un’entità astratta e austera, ma un vero e proprio sentimento, uno scrigno in cui ogni gioiello, ogni persona, ogni popolo sia valorizzato secondo le sue tradizioni e peculiari, ma in armonioso giunzione con tutti gli altri”. Salsone ha invitato infine a resistere al pregiudizio sottolineando la continua difesa dei fratelli da parte del GM, grazie al quale lo stesso pregiudizio è ora netta difficoltà. Il Presidente del Collegio ha infine concluso il proprio intervento chiedendo espressamente al Gran Maestro di sacrificarsi ancora e di continuare il viaggio per la difesa del Grande Oriente d’Italia, dei Liberi Muratori italiani e della libertà, in ogni sua espressione, dell’uomo.
Un futuro migliore per l’Europa e per la Massoneria è dunque possibile. Basta volerlo, sognarlo. Il fratello Mozart lo ha fatto con la sua musica. Proviamoci anche noi, rileggendo e facendo nostre, per esempio, le parole di Eleanor Roosevelt: il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.