La Sicilia del Grande Oriente d’Italia ha celenrato il 1° marzo la Giornata della Fierezza Massonica con l’apertura pubblica di sei delle proprie sedi, a Palermo, Catania, Ragusa, Siracusa, Erice e Termini Imerese. Obiettivo: ripetere il successo dello scorso anno con una affluenza di pubblico straordinaria a testimonianza della piena libertà con cui la gente comune si avvicina alla realtà della Massoneria, nonostante le illazioni, infondate, che proprio in questa bellissima regione, ricca di cultura, i liberi muratori sono costretti a subire, in modo particolare nell’ultimo periodo. Un’altra finalità è stataanche quella di tenere aperto il canale di comunicazione con l’opinione pubblica che dimostra di non avere paura o preclusione verso la Libera Muratoria laddove particolari interessi vogliono invece affermare arbitrariamente l’equazione Massoneria uguale malaffare.
Il 1° marzo del 2017 la Commissione Parlamentare Antimafia ordinò il sequestro al Vascello degli elenchi degli iscritti al Grande Oriente d’Italia di Calabria e Sicilia sulla scia di una complessa e articolata indagine, condotta sempre dall’Antimafia, su presunti legami della Libera Muratoria con la malavita organizzata. Fu un duro colpo per tutta la Comunione massonica e quel giorno rimane scolpito nella storia del Grande Oriente. Ma se da un lato quei fatti colpiscono i Liberi Muratori e segnano in Italia la sconfitta dei valori democratici e dei principi costituzionali, dall’altro sostengono gli esponenti del Grande Oriente d’Italia ad andare avanti nella loro storica affermazione e ad essere fieri della propria appartenenza ad una vera e propria agenzia etica, unica al mondo.
Questo è il senso della celebrazione della Giornata della Fierezza Massonica che per il Grande Oriente d’Italia, ogni 1° marzo, significa l’orgoglio di avere radici storiche profonde che hanno fatto crescere ovunque cultura e società. E la Sicilia, consapevole, risponde.
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