“Ancora una volta, dopo il caso della regione Marche, la Magistratura europea ha condannato lo Stato italiano per aver violato, in pregiudizio dei Massoni la libertà di associazione, censurando comportamenti di criminalizzazione e di discriminazione nei confronti dei Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Ora è un imperativo che tutti gli Enti pubblici e le Regioni che ancora contemplano al proprio interno dispositivi legislativi o regolamentari contrari alla Massoneria – adottino, con immediatezza, ogni misura necessaria a rimuovere la violazione censurata dalla Corte Europea”.
Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi ha commentato la sentenza con la quale la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso presentato dal Grande Oriente, difeso dall’avvocato Anton Giulio Lana, contro la legge regionale del Friuli Venezia Giulia (15 febbraio 2001, n 1) che obbliga di dichiarare la propria eventuale appartenenza alla Massoneria, per accedere alle cariche regionali indicate dall’articolo 55 della legge.
La Corte di Strasburgo, infatti, pronunciandosi contemporaneamente sulla ricevibilità e sul merito, ha riconosciuto, per sei voti contro uno, la violazione dell’articolo 14 (diritto a non subire discriminazioni) letto in combinato disposto dell’articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (diritto alla libertà di associazione) dichiarando, inoltre, che la condanna dello Stato convenuto rappresenta di per sé un risarcimento a titolo di danno morale fermo restando l’obbligo dello Stato di rimuovere la situazione di incompatibilità con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
“Con tale legislazione – ha aggiunto l’avvocato Raffi – si è perpetratata una discriminazione tra cittadini e si sono coartati e affievoliti i diritti dei Liberi Muratori che, per conservare la loro identità ed il diritto di accesso a ruoli di responsabilità, sono stati costretti a dimettersi dalla Massoneria, al fine di non rendere dichiarazioni mendaci”.
“Grande – ha aggiunto il Gran Maestro Raffi – è ora la soddisfazione dei Liberi Muratori per questa ennesima condanna del governo italiano per la violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Si tratta ancora una volta di un messaggio forte giunto dall’Europa che censura ogni forma di discriminazione attuata nei confronti nei confronti di individui o associazioni nel nostro Paese”.
“Adesso – ha concluso – la Regione Friuli Venezia Giulia dovrà modificare la legge censurata in modo da dare piena attuazione agli obblighi assunti dall’Italia mediante la ratifica della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
Silvia Renzi, 338 2366914,
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