Inaugurazione del restauro della corona bronzea del monumento equestre di Garibaldi in Largo Pertini
Gran Maestro Raffi “Garibaldi, mito vivente nel cuore degli italiani”.
Aver invaso, senza alcuna dichiarazione di guerra, un Regno legittimo, sovrano ed indipendente provocandone l’annessione ad un altro, con notevoli danni morali, civili ed economici per le popolazioni del mezzogiorno; aver compromesso lo sviluppo socio-economico delle floride regioni padane, gravandole del peso derivante dall’annessione delle arretrate regioni del Mezzogiorno; essere stato per decenni il principale punto di riferimento di tutti i tentativi ispirati all’empio proposito di mettere fine, con il ricongiungimento di Roma all’Italia, al plurisecolare potere temporale dei Papi: sono questi i principali capi di accusa che saranno mossi all’imputato Garibaldi Giuseppe che fu Gran Maestro del Grande Oriente nel corso del “processo” che si svolgerà sabato 9 febbraio, alle ore 16,30, nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale.
Il ruolo di Pubblico Ministero sarà svolto da Paolo Virginio Gastaldi, storico e saggista , presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Lombardia, mentre il Collegio giudicante sarà presieduto dal senatore Valerio Zanone e composto, quali giudici a latere, dagli storici Fulvio Conti e Luigi Polo Friz. La difesa dell’imputato Garibaldi sarà affidata allo storico Santi Fedele.
Il processo sarà aperto dai saluti del Presidente dei Maestri Venerabili della Liguria, Francesco Paolo Barbanente, dell’onorevole Elidio De Paoli, sottosegretario al Ministero per le politiche giovanili e del Gran Maestro Gustavo Raffi.
L’iniziativa che si avvale dei patrocini del Ministero delle Politiche Giovanili e del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi ed è organizzata dal Grande Oriente d’Italia e dal Collegio dei Maestri Venerabili della Liguria – sarà preceduta, alle ore 15, 30 in Largo Pertini – dalla inaugurazione del restauro della corona bronzea posta ai piedi del monumento equestre di Garibaldi.
Garibaldi, sicuramente il Massone più famoso dell’ottocento, aderì alla Libera muratoria a metà della sua esistenza, quando in esilio trovò solo nello Logge un clima di libertà e di solidarietà, e divenne nel 1864 Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Fu impegnato nelle file del movimento pacifista e nella battaglia, che vide ovunque i massoni in prima fila, per promuovere la costituzione di organismi di arbitrato a livello internazionale che scongiurassero il ricorso alle guerre. Così come la Massoneria di quegli anni, si prodigò per l’affermazione del suffragio universale, per l’emancipazione femminile, per la diffusione dell’istruzione obbligatoria, laica e gratuita e per diffondere in Italia l’idea e la pratica della cremazione
“Garibaldi – sottolinea il Gran Maestro Gustavo Raffi – rappresenta la storia di ogni singolo italiano. Nella sua veste di edificatore della Nazione, per la sua umanità e per i suoi principi, diventò un punto di riferimento per coloro che volevano creare un’Italia unita, libera e giusta. E lo è ancora: il sogno garibaldino ossia l’idea di una società civile libera e democratica conserva ancora oggi una grande attualità e rappresenta un obiettivo che incarna gli ideali massonici. E’un mito vivente nel cuore degli italiani e della Massoneria :è vivo perché è la nostra profonda coscienza democratica”.
Il Grande Oriente d’Italia nel corso delle celebrazioni del Bicentenario dalla nascita di Giuseppe Garibaldi, ha collaborato con il Comune di Genova e con Palazzo Ducale a numerose iniziative dedicate all’ Eroe dei Due mondi. Tra queste le mostre: “Da Lega a Guttuso” a Palaz