Sabato 11 e domenica 12 maggio si svolgerà a Cagliari la 23esima edizione di Cagliari Monumenti Aperti, la manifestazione di valorizzazione del patrimonio culturale organizzata dalla onlus Imago Mundi in collaborazione e con il sostegno del Comune di Cagliari. “Radici al futuro” è il tema di quest’anno che intende evidenziare il legame che unisce i beni storici di una comunità al suo domani, come fonte continua di apprendimento e di ispirazione, e la base di una cittadinanza attiva e responsabile. Settantacinque i beni che saranno aperti nei due giorni, tra istituzioni pubbliche e private, e che saranno raccontati da migliaia di volontari, per lo più studenti. Tra i siti da visitare non poteva mancare, come ogni anno, la casa massonica cagliaritana del Grande Oriente d’Italia (Piazza Indipendenza 1), luogo di riunione delle logge di Cagliari e dove ha sede il Collegio Circoscrizionale della Sardegna, organo amministrativo della Libera Muratoria isolana. Esponenti del Grande Oriente saranno a disposizione dei visitatori rispondendo alle loro domande e accompagnandoli in visite guidate: sabato 11 dalle ore 15 alle ore 20 e domenica 12 dalle ore 9 alle ore 20.
Dal 2006, a Cagliari Monumenti Aperti viene assegnata la Medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana che si affianca ai patrocini della Camera dei Deputati, del Senato, del MIUR, del MIBACT, della Presidenza del Consiglio Regionale e della Presidenza della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari, dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco.
La casa massonica. L’edificio nella sua conformazione attuale fu costruito dalla famiglia Sanjust di Teulada, e venne acquistato nel 1990 per conto del Grande Oriente d’Italia come sede idonea ad ospitare le logge massoniche cittadine. Oggi restituito al suo antico splendore, dopo un lungo e accurato intervento di restauro, Palazzo Sanjust si erge nel centro storico del Castello di Cagliari, frontalmente alla Torre di San Pancrazio. In origine sulla sua area di pertinenza sorgeva il convento Benedettino di Nostra Signora di Montserrat, ma nel corso dei secoli l’edificio originale subì varie trasformazioni, solo per ricordarne alcune, sotto Filippo IV divenne la prima sede dell’Università Cagliaritana. In seguito nel Settecento trasformato e adattato, ospitò una caserma con le annesse scuderie, quindi in una delle sue grandi sale trovò collocazione un teatro pubblico cittadino, con il nome di Teatro Baccarini. Purtroppo nel 1852 per il crollo di alcune volte, la costruzione fu definitivamente abbandonata e acquistata per la trasformazione in un nuovo palazzo nobiliare. Di evidente ispirazione al gusto classico, presenta aperture riquadrate e sormontate da cornici, fasce a riquadro delle finestre. Il prospetto principale sulla piazza dell’Indipendenza si articola su due livelli: il piano terra, semplicemente intonacato, nel quale si aprono le finestre e il portale ad arco a tutto sesto con cornice a piccole bugne e il primo piano scandito da una cornice continua sulla quale si aprono le finestre sormontate da cornici rettilinee poggiate su mensole. Il prospetto sulla via La Marmora, oltre al piano terreno, ha due piani alti poggiati su un basamento ricoperto di fasce orizzontali a intonaco. Il piano più alto continua lo schema del corrispondente piano primo, che si affaccia sulla Piazza dell’Indipendenza, mentre il piano intermedio contiene aperture riquadrate da finte bugne. Al suo interno, dislocati su due piani, si trovano dei grandi saloni collegati da un antico e pregevole scalone che dipartendo dall’ingresso principale ne completa il carattere stilistico monumentale dell’intero corpo di fabbrica.