Roma 20 settembre 2010 – Roma Capitale: Massoneria; Raffi (Goi), noi coerenti a Porta Pia. La storia non può essere stravolta.

“Tutto si può comprendere nell’ottica della democrazia e di quel dialogo cui teniamo più di tutto. Ma la storia cammina, non torna indietro. Abbiamo partecipato con la coerenza di sempre alle celebrazioni di Porta Pia, ma sentire la preghiera di Pio IX pronunciata dal cardinale Tarcisio Bertone, è una cosa che fa davvero ‘breccia’ nelle coscienze libere che non possono far passare facili revisionismi di circostanza. Dal palco lasciato al Vaticano avremmo tanto voluto sentire, oltre al riferimento a quel papa che si dichiarò ‘prigioniero dello stato italiano’, anche una parola per i bersaglieri e gli uomini liberi che entrarono in quelle mura volendo costruire un’Italia unita e diversa. A quei ragazzi – soldati di ieri, che oggi hanno il volto del tenente Alessandro Romani, caduto in Afghanistan per la pace – va il nostro tributo laico e vero, il grazie della patria per aver combattuto per l’Unità”.

Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

“Nel Pantheon di una salutare laicità – sottolinea – avremmo anche voluto che fosse ricordato Ernesto Nathan, insieme ad altre figure di una storia risorgimentale che non va chiusa in soffitta perché risulta scomoda per alcuni. La nostra presenza, sia Porta Pia sia in Campidoglio, ha inteso proprio ricordare queste storie che sono un patrimonio di libertà per l’intero paese. E’ proprio vero quanto abbiamo detto sabato 18 alle celebrazioni di villa ‘Il Vascello’: il 150° dell’Unità d’Italia è un fabbricato allo stato grezzo, con pilastri e strutture portanti, ma l’opera non è terminata. Il nostro impegno concreto andrà in quella direzione: superare l’incompiuto portando progetti e pietre di verità contro l’irenismo di maniera. Perché – conclude il Gran Maestro – a Porta Pia non si va per fare rievocazioni “a tarallucci e vino”, ma con la mano sul petto ad ascoltare una lezione di vita, l’inno nazionale e a respirare storia che serve al domani della nazione”.

Silvia Renzi, 338 2366914
comunicazione e rapporti con la stampa



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